sabato 30 gennaio 2010

Guardati da chi legge un solo libro!















"Cave ab homine unius libri", guardati dall'uomo che legge un solo libro!

La frase è attribuita comunemente a S. Tommaso d’Aquino (1225-1274).

In effetti S. Tommaso è celebre anche per la sua insaziabile sete di conoscere i vari autori di ogni epoca e di ogni idea.

Nelle sue opere cita e riporta il pensiero di scrittori cristiani, eretici, musulmani, ebrei, pagani…

Con tutti disputa nei suoi libri, in particolare nella Summa contra Gentiles e nella Summa Theologica.

Si fa tradurre dal greco (che conosceva poco) le opere di Aristotele da un suo confratello esperto in quella lingua, Guglielmo di Moerbeke, per avere la dizione latina più corretta possibile.

Narra il suo biografo, Gugliemo di Tocco, che dalla collina di Sainte Geneviève, dove era (ed è tuttora) ubicata l’Università di Parigi in cui Tommaso insegnava, in un bel tramonto questi stava contemplando la bellissima città sottostante, con la sua imponente cinta muraria e le oltre 60 torri che la caratterizzavano; e un suo discepolo gli disse: “Maestro, vorresti essere il signore di questa grande città?” E Tommaso gli rispose: “Io vorrei avere invece il Commento del Crisostomo al Vangelo di Matteo”.

Talvolta si parla del Medioevo come epoca buia, incolta, incivile...

Chi lo dice, è certamente una persona che ha letto un solo libro.


Nella foto in alto: L'ingresso della Sorbonne, a Parigi

2 commenti:

  1. Trovo intelligente e culturalmente producente leggere tante cose, ma non per la quantità di eruditismo, a volte basta un articolo su Presenza, dopo aver letto l'Unità. Aver studiato una Storia di estrema sinistra che esalta tutte le forme di progresso, e poi leggersi la biografia di un papa. La conoscenza è Libertà , se la tappi diventa ignoranza ancora più pericolosa di chi sa di essere ignorante, perchè da un solo p.d.v. magari si pretende di avere il vesillo della Verità. La verità è scoperta, in divenire che sia dell'essere o dei fenomeni.

    RispondiElimina
  2. Sono d'accordo che l'erudizione non basta per conoscere e avere una seria formazione culturale; anche se uno studio vasto e approfondito non ha mai fatto male... Il nostro Umanesimo è partito dalla riscoperta delle biblioteche e degli archivi, per fare un esempio celebre.

    Conta anzitutto la qualità delle letture, certamente; e il senso critico per valutarle, dopo un doveroso confronto.

    Importante avere sempre una mente sgombra da pregiudizi per valutare serenamente ciò che si legge.

    Poi è ovvio che uno si fa un'idea e finché non ne trova una migliore o più fondata, mantiene quella, e magari la conferma ulteriormente.

    Ciao! e grazie dei tuoi commenti sempre stimolanti ;-)

    RispondiElimina