sabato 9 gennaio 2010

Dai diamanti non nasce niente...




La musicalità, la freschezza e la dolcezza di questa ballata fanno singolare contrasto con la cruda realtà che descrive: la vita di una giovane prostituta di Via del Campo, a Genova, e di ogni Via del Campo del mondo.

Tutta la canzone è caratterizzata da questi drammatici contrasti: gli occhi della ragazza sono grigi come la strada che batte, ma dove cammina “nascon fiori”, come al passaggio della primavera; la sua è una vita di merda, ma da quel “letame” nascono momenti di piacere; è preda degli uomini, ma al tempo stesso ne è la padrona.

Per la prima volta in una canzone viene sdoganata la parola “puttana”, e non poteva che accadere negli anni della contestazione giovanile.
La ballata, che utilizza un brano musicale di Enzo Jannacci, è del 1967.

In definitiva, la giovane prostituta di Via del Campo è un’immagine stessa della vita, con i suoi drammatici chiaroscuri, con le sue ambiguità, con il suo fascino ammaliante.

Ammaliante come il leggero passo di danza di questa indimenticabile canzone.

2 commenti:

  1. pezzo straordinario,
    Ma è difficile che possa scrivere qualcosa di diverso, riguardo a De Andrè.
    ma quel pezzo c'ha i miei anni. E non li dimostra. Come me!!!!!!

    :-P

    ciao Amì

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  2. È uno scoop, i 42 anni di Saamaya ;-)

    Il 67, un'annata ottima: infatti appena nata hai scatenato il 68...

    Io invece stavo suonando le canzoni di De André: Marinella, La guerra di Piero, ... che posterò domani e per il giorno anniversario del grande Faber.

    Ha riempito di suoni, di immagini, di sogni e di ribellioni la mia gioventù, cara Saamaya ;-)

    Ancora, ogni tanto, sento il bisogno di prendere la chitarra e suonare i brani di De André, e Battisti. Anche qualcun altro, ma questi hanno il posto d'onore :-)

    Troppo belli :-)))

    Ciao, e grazie della visita, e del segreto che hai voluto svelare qui ;-)

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