domenica 16 maggio 2010

Sonata per... vampiri. Haydn




Il grande filosofo Immanuel Kant fu tanto rivoluzionario nel suo pensiero, quanto abitudinario nella vita.

Si narra che fosse così metodico nelle azioni quotidiane, che i suoi concittadini di Königsberg potevano regolarvi l’orologio.

Un’unica volta lo videro correre per la strada, e fu per andare incontro al procaccia di posta che portava le notizie sulla Rivoluzione da poco scoppiata in Francia, nel luglio 1789.

Qualcosa del genere si può dire riguardo a F. Joseph Haydn.

Di norma la sua musica è limpida, serena, luminosa. Il classicismo trova in lui la forma più perfetta.

Non so se fu la Rivoluzione Francese; di fatto la Sonata per Pianoforte n. 59, in Mi bemolle maggiore, scritta proprio tra il 1789 e il 1790, contiene nel II Movimento, “Andante e Cantabile”, un brano di così intensa drammaticità che lascia stupefatti e sembra anticipare Beethoven, di cui per altro fu insegnante.

Un frammento di sonata “rivoluzionario”…

Il brano, in epoca recente, è stato utilizzato nel film “Intervista col vampiro”, del 1994.

Incredibile la sorte di Haydn. Il musicista più solare del classicismo è diventato l’autore preferito dall’essere più tenebroso per eccellenza, un vampiro.

Si ricorderanno infatti le scene del vampiro Lestat (Tom Cruise) al pianoforte mentre esegue questo brano, ormai noto come “Lestat’s Sonata”.

Un brano stupendo, ovviamente.

5 commenti:

  1. La filosofia di Kant non mi è mai stata chiara completamente...
    Buona domenica, amicus.

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  2. OT: A voler essere cattivi, si potrebbe insinuare che nemmeno Kant stesso alla fine si sia capito da solo: nella sua terza Critica sulla capacità di giudizio propone un modello estremamente diverso da quello della prima sulla ragion pura./OT

    Molto bella anche quest'opera: in effetti, chi non conoscesse già l'autore potrebbe cadere nel tranello di confonderlo con un romantico.

    Unica lamentazione da fare: lo schermo nero; fossi stato il regista del filmatino v'avrei messo qualche fotogramma del film.

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  3. Carissima Stella :-)

    Kant in effetti rimane un po' ostico a tutti... ;-) e direi, per due motivi.

    - perché è difficile e talora contraddittorio,

    - e perché l'insegnante talvolta lo rende più difficile ancora ;-)

    Mi hai dato uno spunto ;-) Cercherò di dedicare un post o due a questa importante figura di pensatore. Spero di non renderlo ancor più astruso... :-D

    Buona festa dell'Ascensione!

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  4. Ciao Kukulkan! :-)

    Hai colpito nel segno, su Kant. In effetti egli stesso su alcuni punti fondamentali si accorse di non riuscire a districarsi.

    Per questo (per limitarmi a un punto solo) cercò di correggere la I edizione della Critica della Ragion Pura del 1781 con una II edizione, quella del 1787, per evitare intepretazioni idealistiche, senza riuscirvi. Anzi!

    Del resto, Jacobi da una parte (realismo) e Fichte dall'altra (idealismo) faranno notare la contraddizione insanabile del suo pensiero. Kant è costretto a usare (senza accorgersene) la categoria di causalità per affermare la realtà noumenica (metafisica), dopo aver affermato con forza che la causalità si applica solo alla realtà fenomenica (fisica).

    Ma senza la causalità applicata alla metafisica, si cade nel soggettivismo scettico (che Kant voleva proprio superare).

    L'unica alternativa rimane perciò l'idealismo, cioè il soggetto creatore della realtà. Ma anche questo Kant voleva asolutamente evitare, perché, secondo la sua battuta, "una cosa è pensare di avere 100 talleri, e una cosa è averli veramente".

    Per quanto riguarda il video postato, ho preferito questo ad altri (anche del film) perché la musica è qui meglio evidenziata ;-)

    Buona Ascensione! :-)

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  5. Hai ragione per quanto riguarda l'insegnante...
    Frequentai a Torino l'ultimo anno delle Magistrali e...cambiai professore di filosofia...iniziò con Kant.

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