lunedì 17 maggio 2010

Il maestro di Beethoven. Haydn



Tra i grandi meriti di Joseph Haydn (1732-1809) c’è anche quello, non indifferente, di essere stato maestro di Ludwig van Beethoven (1770-1827).

L’incontro tra maestro e allievo avvenne nel 1792, e per due anni il genio di Bonn seguì a Vienna le lezioni del grande musicista austriaco.

Tra i due non correva buon sangue, sia per una certa invidia di Haydn nei confronti del promettentissimo giovane, sia per l’insofferenza di quest’ultimo nei riguardi dell’illustre maestro.

Nonostante ciò Haydn espresse tutta la sua ammirazione per Beethoven, preconizzandogli un grande futuro:

“Avete molto talento, un’inesauribile ispirazione e pensieri che nessuno ha mai avuto. Voi mi sembrate un uomo con molte teste, molti cuori, molte anime”.
Così si espresse nei suoi confronti nel 1793.

Da parte sua Beethoven, pur con un carattere ribelle, apprese molto dal “padre” della sinfonia, del quartetto  d'archi e della forma sonata. Si può dire che Beethoven abbia by-passato Mozart, attingendo invece molto da Haydn.

Tutto il resto, ovviamente il più, lo ha fatto solo il suo genio titanico.

Per mostrare quanto la lezione di Haydn abbia influito sulla formazione iniziale di Beethoven, voglio postare di Haydn la bellissima Sonata per pianoforte in Mi minore, Hob 16/34, I Movimento, “Presto”, del 1781.

Viene subito in mente il I Movimento della prima Sonata per pianoforte, in Fa minore, di Beethoven, del 1794, e non a caso dedicata proprio ad Haydn. Ecco il link per un confronto.


Buon ascolto!



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