giovedì 5 novembre 2009

Er Crocifisso (pasquinata)











Povero Cristo! T’hanno condannato
un’artra volta i giudici de ‘r monno.
La prima volta fu Ponzio Pilato,
ora a Strasburgo, tra i zucchini e er tonno.

A scola tu nun se’ disciplinato:
nun fumi, nun te fai, se’ sempre attento...
nun va bbenne accusì, se’ der passato!
E ‘sti signori ‘un te ce voglion drento.

Pilato te ‘nchiodò sopra quel legno;
questi t’hanno schiodato bbelli bbelli,
e per finì questo lavoro ddegno
t’han dato un bel calcione nei corbelli.


5 commenti:

  1. Veramente il calcione nei corbelli se lo sono presi i cattolici integralisti.

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  2. Cristo, prima di tutti, e poi i cattolici e tutte le persone che si riconoscono nei valori umani del Cristianesimo, che stanno alla base della nostra civiltà.

    È stata offesa la stragrande maggioranza, direi quasi tutti gli italiani, tranne te e qualche altro, ovviamente, che il calcio avete cercato di darlo.

    Ciao

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  3. Condivido l'articolo che hai linkato.

    Per quanto riguarda il fatto che il Crocifisso si possa togliere, io sono nettamente contrario, per tutti i valori di civiltà che porta con sé.

    In ogni caso deve essere il popolo italiano a deciderlo, attraverso il Parlamento o in altro modo; ma non certo dei burocrati atei dell'UE.

    Ciao!

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  4. Al potere ci sono persone che non gradiscono né la croce né il credo cattolico. Vogliono essere giudicati solo dai risultati del loro impegno politico sociale e non dalle loro condotte morali. Cosa della quale abbiamo assistito e assisteremo sempre più. Il credo cattolico non da gloria ad una persona adultera, non eleva socialmente scelte sessuali discutibili e così via. Per cui, diventa per loro, una minaccia alla libertà di culto. Fanno intendere i culti religiosi e a questi nelle parole fanno riferimento, in realtà è il loro culto della lascivia, della lussuria sfrenata senza che nessuno osi ricordagli la decenza. Loro si sentono supersessuali, convinti che la pratica esasperata di qeusta sfera, è indice di potenza.
    Ne vedremo ben peggiori. Ma saranno ascritte come normalità, daranno scandalo solo a chi nel tempo non si è corrotto.
    Già ormai le pratiche di Sodoma e Gomorra vengono applaudite. Ai giorni nostri l'esercizio della sessualità è un fatto libero, solo che confondendo il termine lo si è reso libertino.
    Se pur fosse vero che inserire il crocefisso nei luoghi pubblici sia di scomodo a chi non piace il credo cattolico, è anche vero che i tempi della santa inquisizione sono passati e non mi risulta nessun rogo pubblico per chi non si pone in ginocchio davanti alla croce.
    Ho assistito a scene molto più violenti da chi non lo voleva appeso al muro che da chi lo poneva o da chi proprio non gli poteva importar di meno.
    Esiste una minoranza islamica che lamenta l'uso della croce, ed è proprio quella che non vuole integrarsi, vuole esportare ed impiantare il suo stile di vita.
    Lo sanno al parlamento europeo, ma lo hanno utilizzato per dettare legge, spacciandola per direttiva comunitaria, dove non dovrebbero metter bocca ne parola.
    Hanno così a cuore che in ogni scuola vi sia parità di trattamento? Come mai i diplomi di ogni paese sebbene dichiarati europei, abbisognano di tante di quelle convalide, traduzioni ufficiali, avvalli governativi per essere considerati in uno stato estero al proprio?

    Vergogna ed ipocrisia.

    Questo atto avrebbe dovuto essere trattato dal governo legittimo del Paese e non imposto esternamente.

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  5. Caro Ufo1,

    condivido la tua analisi; per questo credo che il riferimento ai grandi valori umani espressi dal Crocifisso sia oggi quanto mai opportuno :-)

    Ciao!

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