venerdì 14 agosto 2009

Cristo e la Chiesa (1)




I numerosi post riguardanti la religione cristiana che circolano nei social networks ci fanno capire due cose:

- il problema religioso è molto più sentito di quello che si voglia far credere; proprio come dice Heinrich Böll: “gli atei parlano sempre di Dio”;

- chi parla di cristianesimo, spesso non conosce quasi nulla dell’argomento. "Conoscano almeno qual è la religione che combattono, prima di combatterla", diceva Pascal a proposito dei liberi pensatori del suo tempo.
Mi pare che non siano cambiati.

Voglio perciò puntualizzare, in qualche post, alcuni aspetti essenziali della fede cristiana, senza la conoscenza dei quali discutere mi sembra una perdita di tempo.

È vero che chi le spara più grosse in genere attira più attenzione; ma a me non interessano gli imbonitori e le telepromozioni; a me interessano solo i fatti, quelli sui quali si fonda la fede cristiana.
Le chiacchiere mi annoiano.

Il primo aspetto da chiarire è il rapporto che lega Gesù Cristo e la Chiesa.

Si sente infatti dire: la Chiesa cattolica non ha niente (o ha poco) a che fare con Cristo; oppure, Cristo mi interessa, la Chiesa no; o ancora, l’insegnamento di Cristo non è quello della Chiesa; e così via.

Chi fa queste affermazioni non sa evidentemente che la figura di Cristo e il suo insegnamento ci sono noti solo attraverso la Chiesa, cioè la comunità dei credenti guidata dagli apostoli con a capo Pietro.

Gesù Cristo non ha lasciato un libro; non ha lasciato nulla di scritto. Ha lasciato invece dodici persone che sono state testimoni della sua predicazione, della sua morte e della sua risurrezione. Dodici persone, gli apostoli, ai quali ha dato l’incarico di predicare, di battezzare, di rimettere i peccati, di celebrare l’Eucarestia, e di radunare un popolo che da un confine all’altro della terra riconosca di essere la comunità dei figli di Dio (chiesa=comunità).

I Vangeli, che i denigratori della Chiesa di cui abbiamo parlato contrappongono proprio alla Chiesa, sono stati scritti dagli apostoli o discepoli di apostoli, e senza neppure un comando da parte di Gesù. Se non avessero scritto nulla, il messaggio di Cristo sarebbe giunto lo stesso fino a noi nello stesso modo, attraverso la predicazione della Chiesa.

Se abbiamo i Vangeli lo dobbiamo proprio alla Chiesa, quella guidata da Pietro, cioè dal papa di Roma. E la Chiesa ha vigilato fin dall’inizio che i Vangeli fossero solo quelli autentici, non quelli apocrifi, perché il messaggio di Gesù fosse salvaguardato nella sua pienezza.

L’espressione "Chiesa cattolica" viene ormai compresa come "Chiesa universale". Ma la giusta traduzione è "Chiesa che ha la verità completa" (katà òlon=secondo la totalità), e questa espressione nacque proprio nei confronti delle chiese eretiche, che sceglievano solo alcuni aspetti dell’insegnamento di Cristo, negandone altri ("eretico" da airèo=scelgo).

Quindi, se abbiamo il Vangelo lo dobbiamo alla Chiesa cattolica, che ce lo ha trasmesso nella sua integrità, salvandolo dalle manomissioni degli eretici.
Questo aspetto viene completamente "dimenticato", ad esempio, dai protestanti, ai quali bisogna invece ricordare che senza Chiesa cattolica, niente Vangelo, niente Nuovo Testamento.

L’insegnamento di Cristo è quello che trasmette la Chiesa cattolica, quando parla di fede e di morale.

Ecco alcune delle moltissime ed esplicite espressioni di Gesù rivolte agli apostoli e alla Chiesa da loro guidata:

"Gesù disse agli apostoli: Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e insegnate a tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" (Vangelo di Matteo 28, 18-20).

“Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me; e chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato” (Vangelo di Luca 10, 16)

“Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi. Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Vangelo di Giovanni 20, 21-23).

“Questo è il mio corpo, che è dato per voi. Fate questo in memoria di me” (Vangelo di Luca 22, 23; I Corinzi 11, 24).

“Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli; tutto ciò che scioglierai sula terra sarà sciolto anche nei cieli” (Vangelo di Matteo, 16, 18-19).

“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera” (Vangelo di Giovanni 16, 12-13). La venuta dello Spirito Santo è nel giorno della Pentecoste (Atti, 2, 1-4).

Quindi, non solo la Chiesa insegna la verità insegnata da Gesù Cristo, Figlio di Dio, ma ha l’autorità di sviscerarla in pienezza, senza essere un’impersonale ripetitrice di parole.

Come prima clamorosa dimostrazione di questo fu l’abolizione della circoncisione, nel Concilio degli Apostoli a Gerusalemme: "Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi…" (Atti 15, 28).
Gesù e gli Apostoli erano tutti circoncisi. Ma quel giorno, nell’anno 50, a Gerusalemme la Chiesa abolì la circoncisione, perché non considerata più una parte essenziale della fede cristiana; con Cristo era iniziata la nuova alleanza, segno della quale è il Battesimo.

Cristo e la Chiesa formano un’unica realtà, un corpo vivo di cui Cristo è il capo, come dice S. Paolo (Lettera ai Colossesi 1, 18); e secondo l’espressione di S. Agostino, il Cristo totale (“Christus totus”).

Separare Cristo dalla Chiesa, staccarlo dalle sue membra che vivono nella storia, significa decapitarlo, dopo che qualcun altro lo ha messo in croce.

Qualcuno ci prova…


2 commenti:

  1. Suggerirei, per contrasto, la lettura di questo post.
    Poi, se si vuole, potremmo parlarne.

    http://paradisoarrivo.blogspot.com/2009/01/baciate-il-culo-ad-hank.html

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  2. Caro Ugolino,

    il mio articolo affronta un argomento preciso: i rapporti tra Cristo e la Chiesa.

    Si dà per scontato che uno creda almeno alla storicità di Cristo.

    Siccome il tema a cui fai riferimento l'ho già più volte affrontato, mi permetto anch'io di indicarti l'ultimo post che lo tratta:

    http://semperamicus.blogspot.com/2008/11/e-ora-noi-due-i-fondamenti-della-fede.html.

    Ma alle etichette cristianesimo, chiesa e laici, puoi trovare la mia risposta al tuo commento, un po' "particolare"... ;-)

    Ciao, e grazie della visita.

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