domenica 2 agosto 2009

Quando sono triste



Quando sono triste non posso fare a meno di ascoltare della musica.

L’approvazione della pillola abortiva Ru486 da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco (farmaco?), ha creato in me profonda amarezza.

La vita umana viene eliminata con due pastiglie...

Il mio insegnante di musica mi diceva: “Quando mi sento un po’ giù, suono questo preludio di Bach” e si metteva a suonare il Preludio XXII, in Si bemolle minore, del I volume del Clavicembalo ben temperato.

La morte lo ha portato via in età fiorente. Mi sembra ancora di vederlo, mentre suonava questo stupendo brano, e mi faceva notare come il lento e quasi disperato procedere della composizione, con armonie e contrappunti perfetti, si tramuti alla fine in un canto di speranza e in un messaggio di liberazione.

Non eseguiva invece la fuga, che appare nel video, e che è di grande valore; non paragonabile comunque alla “perfezione fidiaca” (come scrive Alfredo Casella) del preludio.

Tra il preludio (2' 56) e la fuga la pianista fa ovviamente una pausa di silenzio.

Dedico il Preludio a chi è triste, perché queste note di Bach aiutino a ritrovare la serenità.

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