domenica 23 agosto 2009

Da Vasco ai Corvi, on the road...




Quanto la musica beat abbia influito sul panorama della musica attuale, non ci vuole un genio per capirlo.

Basta un po’ d’orecchio. E un po’ di anagrafe musicale.

I più famosi artisti di oggi sono nati tutti “musicalmente” alla fine degli anni ’60 e inizi anni ’70.

Michael Jackson, da ragazzetto, aveva formato un complesso beat con i suoi fratelli, i “Jackson Five”; in questi giorni è stato messo in circolazione il video.

Un’esplicita dichiarazione di amore per la musica beat è stata quella di Vasco Rossi, che nel megaconcerto del 1° Maggio di quest’anno a Roma ha cantato Un ragazzo di strada, e cioè la mitica canzone de I Corvi del 1966.

Quando il giornalista televisivo gli ha chiesto il perché di questa scelta, Vasco ha detto: “Fin da quando avevo 15 anni volevo cantarla”. E ha continuato, sorridendo, con una frase della canzone che ne costituisce un po’ il leitmotiv: “Io sono un poco di buono…”

Viva la sincerità, e viva una musica che non riesce a passare di moda!

Sempre per la verità, la hit dei Corvi era una cover di I ain't no miracle worker della band californiana The Brogues, del 1965.

Meglio la cover! 

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