giovedì 11 settembre 2008

World Trade Center. Crocifissione


Un tragico avvenimento ha aperto il terzo millennio: l’abbattimento del World Trade Center di New York.
Lo voglio ricordare con una composizione poetica, perché la semplice prosa non basta.
Alcuni aspetti mi hanno fatto pensare alla morte in croce di Cristo.

Dai Vangeli:

“Pilato aveva fatto scrivere la motivazione della condanna, ed era scritta in ebraico, in greco e in latino. Molti la lessero, perché il luogo era vicino alla città…
All’improvviso si fece buio su tutta la terra, mentre crocifiggevano Gesù…
Ed egli, dopo un forte grido, reclinato il capo, spirò…
Un soldato gli trafisse il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua”.



W. T. C.

D’improvviso
tenebre di sgomento su tutta la terra
mentre conficcavano
sulle tue membra maestose
levate al cielo
vibranti chiodi di disperazione.

Dai fianchi squarciati
sangue ed acqua
e fuoco sterminatore.

Abbiamo udito la tua condanna
diffusa in ogni lingua.

Abbiamo visto la tua agonia
poiché il luogo del supplizio
era nel centro del mondo.

Poi le tue membra divine
si sono piegate fino a terra
tra silenziose grida
di morte.

2 commenti:

  1. Molto forte e ben riuscito, il paragone tra la crocifissione e l'attacco alle Torri.

    Chino il capo per tutti i morti innocenti negli Stati Uniti, in Iraq, nei paesi in cui c'è la guerra, oltre che per tutte le persone che ogni giorno muoiono di fame a causa di questa fottuta politica internazionale.

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  2. Carissimo Ciclofrenia,

    ti ringrazio del tuo apprezzamento, e soprattutto per il pensiero a tutte le vittime innocenti dell'11 settembre e delle sue conseguenze.

    Ciao!

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