Fino a Caravaggio nessun artista aveva posto al centro dell’attenzione una natura morta.
La natura era sempre stata uno sfondo o un accessorio a immagini religiose o civili e ritratti di personaggi.
Nessuno aveva mai osato porre come tema unico un cesto di frutta.
Da allora (1597) ogni aspetto della realtà è entrato di diritto nell’arte.
Una rivoluzione pittorica, nata dal genio di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.
Foto in alto: "Cesto di frutta" (1597), Caravaggio (Pinacoteca Ambrosiana, Milano)
EPPURE è un soggetto che non riesco ad apprezzare abbastanza: le nature morte mi lasciano sempre un senso di vuoto e finitezza.
RispondiEliminaMa questa, carissima Saamaya, non è una semplice natura morta, copiata e ricopiata cento volte.
RispondiEliminaQuesta è l'entrata di diritto della natura per la prima volta al centro dell'attenzione; con la sua bellezza e le sue piccole magagne, come si può notare... senza sconti.
Siamo davanti ad un nuovo soggetto, reale come i grandi personaggi fino ad allora immortalati.
Signori, ecco a voi... una mela (biologica...) :-)
Le altre nature morte al confronto, sono proprio ... morte.
E lasciano un che di triste (tranne, per me, i girasoli di Van Gogh)
Ciao!