lunedì 9 agosto 2010

Addio al passato, con la musica di Verdi



La grande musica, come ogni opera d’arte, “vince di mille secoli il silenzio”, per usare un’espressione foscoliana.

L’orecchio moderno, benché inquinato da musiche assordanti e voci sgraziate, quando sente risuonare brani stupendi e ugule d’oro, rimane incantato.

Ecco perché molti oggi cominciano a riscoprire la musica classica e l’opera.

L’Italia ha molto da insegnare a questo riguardo.

Si può dire che la musica è “made in Italy”, sia nell’alfabeto con cui viene scritta (Guido d’Arezzo), sia nell’origine di molti suoi generi, tra cui il melodramma, iniziato a Firenze dalla “Camerata dei Bardi”, alla fine del 1500.

Non si può, ad esempio, rimanere indifferenti di fronte all’ “Addio del passato”, l’aria da soprano cantata da Violetta ne “La Traviata” (1853) di Giuseppe Verdi.

È la prima scena del III e ultimo atto. Violetta è sul suo letto di morte, divorata dalla tisi.

Il suo tristissimo e dolcissimo canto è preparato da un “parlato”, accompagnato dal suono del violino solista: Violetta legge la lettera del padre dell’amato Alfredo, in cui si dice che ogni equivoco è stato ormai chiarito e Alfredo sta per tornare da lei.
Ma ormai è tardi.

L’incontro avverrà, ma sarà anche la fine della “signora delle camelie”.

Amore e morte. Credo che il romanticismo raggiunga qui una delle vette più sublimi.
Il capolavoro di Alexandre Dumas figlio non poteva avere una colonna sonora più adeguata.
Anzi, la musica di Verdi ha reso ancor più celebre il dramma di Margherita/Violetta e Armando/Alfredo.

L’allestimento simbolico nel video postato può lasciare un po’ perplessi.

Ma non lascia dubbi l’intepretazione di Anna Netrebko.

Direi, perfetta.

4 commenti:

  1. Scena straziante con musica ad hoc, caro amicus!

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  2. la Traviata è una delle opere liriche che amo di più! Grazie per questo post...

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  3. Mia cara Stella,

    si potrebbe dire che una Violetta con una voce così non può avere di certo la tisi... ;-)

    Ma come si fa a pensare a questo, di fronte a tanto splendore di suoni e di soprano? :-))

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  4. Grazie a te, Marina, del tuo commento.

    La Traviata è un'opera affascinante. Non si può non amare... :-))

    Ciao!

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