lunedì 30 agosto 2010

Schumann. Chi era costui?



Tra i grandi compositori romantici, il tedesco Robert Schumann (1810-1856) è certamente quello meno conosciuto.

Lo conferma anche il fatto che questo 200° anniversario della sua nascita stia passando quasi inosservato.

Eppure è un autore che ha lasciato pagine indimenticabili. “Träumerei” (Il sogno) è una delle più affascinanti composizioni della storia della musica.

Autore di sinfonie, concerti, sonate di vario genere, dà il meglio di sé soprattutto nel suo “Album für die Jugend” (Album per la gioventù), op. 68, del 1848.

Si tratta di 43 brani pianistici “per i più piccoli e per i più grandi”; una raccolta di pezzi facili da eseguire, ma di grande valore, per varietà di temi e ricchezza di sentimenti.

Tristezza, angoscia, gioia, speranza, serenità; per ripetere le parole di Schumann, “cose folli e qualche volta solenni, scritte ridendo e piangendo".

Si può dire che non ci sia pianista, dilettante o meno, che non abbia iniziato suonando qualcuno di questi piccoli capolavori.

Voglio postare il n. 16, "Il primo dolore" (più esatto, La prima perdita), anche perché è uno dei primi brani che ho imparato in età fanciullesca (era nel Metodo del Bungart) e che non ho mai dimenticato.

Un invito per ascoltarne altri…

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