sabato 16 agosto 2008

L'uomo è...



Ognuno ha in mente la sua definizione di uomo. Sarebbe interessante conoscerla; ne verrebbero fuori delle belle!...

Io riporterò quelle di alcuni grandi pensatori, e dunque le più famose. Mi permetto però di fare un rapido riferimento alla realtà attuale.

Aristotele definisce l’uomo “animale politico” (zòon politikòn).
Se in questa definizione si vuol vedere un riferimento alla politica attuale, e più precisamente a Berlusconi, i suoi sostenitori diranno che Berlusconi ha il fiuto (= animale) per la politica; i suoi oppositori diranno invece che egli è proprio un animale (= senza scrupoli).

Cartesio definisce l’uomo “realtà che pensa e realtà estesa” (res cogitans et res extensa).
Qualcuno vi vede un riferimento esplicito a Giuliano Ferrara. Ma ci sono di quelli che limiterebbero il riferimento solo alla seconda parte della definizione.

Feuerbach (il ‘maestro’ di Marx) dà una definizione materialista: “l’uomo è ciò che mangia”. Con questo intendeva dire che ogni essere umano è caratterizzato e determinato dai suoi bisogni biologici, primo fra tutti, il cibo; la sua cultura ne sarebbe una diretta conseguenza.
Per i sostenitori del centro-destra la definizione è una chiara bocciatura di Fassino; per il centro-sinistra e sinistra antagonista un’impietosa critica alle idee di Brunetta.

La Bibbia dice che l’uomo è “immagine e somiglianza di Dio”.
In questi giorni al mare, in montagna, alle olimpiadi… di varia umanità se ne vede. Tutto si potrà dire; ma certo, l’uomo (maschio e femmina) è veramente un essere straordinario.
Mi immagino il suo autore…



Foto in alto: "L'uomo vitruviano" (1490), Leonardo da Vinci (Galleria dell'Accademia, Venezia)

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