lunedì 8 marzo 2010

Donna: mistero senza fine bello! (Gozzano)






Tra le poesie dedicate ad una donna, “La signorina Felicita” di Guido Gozzano (1911) è una delle più riuscite.

Posto solo qualche strofa, come invito alla rilettura di questo piccolo capolavoro.

Dietro la scherzosa e quasi irriverente descrizione della signorina, il poeta cerca di nascondere la sua commossa ammirazione e uno struggente sentimento amoroso.

Ma neppure l’ironia riesce a salvarlo dal mistero della donna, “senza fine bello!”.



La signorina Felicita, ovvero la Felicità

III

Sei quasi brutta, priva di lusinga
nelle tue vesti quasi campagnole,
ma la tua faccia buona e casalinga,
ma i bei capelli di color di sole,
attorti in minutissime trecciuole,
ti fanno un tipo di beltà fiamminga...

E rivedo la tua bocca vermiglia
così larga nel ridere e nel bere,
e il volto quadro, senza sopracciglia,
tutto sparso d'efelidi leggiere
e gli occhi fermi, l'iridi sincere
azzurre d'un azzurro di stoviglia...

Tu m'hai amato. Nei begli occhi fermi
rideva una blandizie femminina.
Tu civettavi con sottili schermi,
tu volevi piacermi, Signorina:
e più d'ogni conquista cittadina
mi lusingò quel tuo voler piacermi!
……

Donna: mistero senza fine bello!


(Guido Gozzano)



Nella foto in alto: "Giovane bionda seduta" (1918), Amedeo Modigliani, National Gallery, Washington



2 commenti:

  1. Ho fatto auguri piemontesi, neh!
    Gozzano è tra i miei preferiti... ;-)

    Grazie a te, carissima Stella :-)

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