domenica 10 maggio 2009

Le tre madri

Senza dare giudizi, voglio ricordare che esistono madri assai particolari.
Questa mia poesia è loro dedicata, e ai loro figli.




Le tre madri


Due cose ho udito e tre ho sentito dire:
vagire un bimbo
dentro un cassonetto
di un marciapiede,
un altro aprirsi al caldo della vita
nel gelo
di una provetta,
un altro
nascere da estraneo grembo
quasi perla in un’ostrica racchiusa.

Vorrei parlarti, madre,
ma non conosco
il tuo volto
disperato,
alle tue viscere
di amore
voglio accendere
la mia esistenza,
non vedo nei tuoi occhi
il riflesso dei miei
ma il tuo limpido sguardo
mi seduce.

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