Inizia la Settimana Santa con la Domenica della Palme.
Vogliamo ricordare la passione di Cristo con uno dei canti polifonici più belli che siano stati mai scritti: Popule meus, di Tommaso Ludovico da Victoria (1548-1611).
Sono gli Improperia, i rimproveri, che il Signore rivolge al suo popolo, per le sofferenze che Egli ha dovuto subire.
Il mottetto si conclude con un’invocazione a Dio, affinché perdoni.
Il testo è in latino e in greco, le due lingue della Chiesa antica: occidentale e orientale.
Giovanni Paolo II parlava di due polmoni, con i quali anche la Chiesa attuale deve riprendere a respirare, con l’auspicata riunione con la Chiesa ortodossa.
Il canto, a 4 voci miste, in polifonia a cappella, cioè a sole voci, con un andamento omoritmico, inizia verso la fine a fraseggiare e con le parole Sanctus et Immortalis prende il volo verso l’infinito.
Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te? Responde mihi!
Hagios o Theos – Sanctus Deus
Hagios Ischyros – Sanctus Fortis
Hagios Athanatos, eleison himas – Sanctus et Immortalis, miserere nobis!
Popolo mio, che ti ho fatto, o in che cosa ti ho rattristato? Rispondimi!
Santo Dio – Santo Dio
Santo Forte – Santo Forte
Santo Immortale, abbia pietà di noi – Santo e Immortale, abbi pietà di noi!
Vogliamo ricordare la passione di Cristo con uno dei canti polifonici più belli che siano stati mai scritti: Popule meus, di Tommaso Ludovico da Victoria (1548-1611).
Sono gli Improperia, i rimproveri, che il Signore rivolge al suo popolo, per le sofferenze che Egli ha dovuto subire.
Il mottetto si conclude con un’invocazione a Dio, affinché perdoni.
Il testo è in latino e in greco, le due lingue della Chiesa antica: occidentale e orientale.
Giovanni Paolo II parlava di due polmoni, con i quali anche la Chiesa attuale deve riprendere a respirare, con l’auspicata riunione con la Chiesa ortodossa.
Il canto, a 4 voci miste, in polifonia a cappella, cioè a sole voci, con un andamento omoritmico, inizia verso la fine a fraseggiare e con le parole Sanctus et Immortalis prende il volo verso l’infinito.
Popule meus, quid feci tibi? Aut in quo contristavi te? Responde mihi!
Hagios o Theos – Sanctus Deus
Hagios Ischyros – Sanctus Fortis
Hagios Athanatos, eleison himas – Sanctus et Immortalis, miserere nobis!
Popolo mio, che ti ho fatto, o in che cosa ti ho rattristato? Rispondimi!
Santo Dio – Santo Dio
Santo Forte – Santo Forte
Santo Immortale, abbia pietà di noi – Santo e Immortale, abbi pietà di noi!
Bellissimo, grazie molte di averlo reso online!!!
RispondiEliminaSì, è un mottetto bellissimo! Una volta udito, non si dimentica più...
RispondiEliminaGrazie, Voxizor, del tuo apprezzamento :-)