Sono uno che ricerca la verità e che non si accontenta di wikipedia. Se dici che la verità non esiste, sbagli, perché ne hai già affermata una. Se poi dici che la ricerca della verità non ti interessa, allora non te la prendere troppo quando qualcuno ti vuole ingannare.
mercoledì 1 ottobre 2008
Alle radici del rock, 50 anni dopo. Paul Anka, urlatore, ma con grazia
http://it.youtube.com/watch?v=Mtvl8IbX434
Tutti conoscono di Paul Anka la canzone Diana, una delle prime e più belle espressioni della musica rock, del 1957.
Del 1958 (cinquant'anni fa) è invece You are my destiny, meno conosciuta, ma non meno bella.
Penso che i più grandicelli se la ricorderanno, e chissà, torneranno ai primi dolci ricordi.
Per i più giovani di oggi, un bel brano musicale cantato da un grandissimo artista, un mito degli anni 50-60 (sua la colonna sonora, con la celebre marcia, del film "il giorno più lungo" del 1962, e celeberrima My way, del 1968/69).
Le parole sono una dichiarazione di amore:
"Tu sei il mio destino
tu condividi il mio sognare
sei la mia felicità
ecco cosa sei"
You are my destiny
You are my destiny You are what you are to me You are my happiness That's what you are
You have my sweet caress You share my loneliness You are my dream come true That's what you are
Heaven and heaven alone Can take your love from me 'Cause I'd be a fool To ever leave you dear And a fool I'd never be
You are my destiny You share my reverie You're more than life to me That's what you are
You are my destiny You share my reverie You are my happiness That's what you are
Nello stesso anno, 1958, Domenico Modugno cantava Volare, operando un cambiamento decisivo nella canzone italiana.
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