venerdì 4 luglio 2008

A che cosa serve essere cristiani oggi (1)


Nel mondo attuale, tutto rivolto al pragmatismo e all’efficienza, una religione corre il rischio di apparire inutile, se non addirittura d’impaccio per il progresso dell’uomo.
Scienza e tecnica sembrano invece gli strumenti più adeguati per risolvere i problemi.
Si pone perciò la domanda: a che serve il Cristianesimo?
Si pensa che esso sia una religione che allontana dalla realtà, illude con paradisi ultramondani, svaluta il valore della scienza, induce alla sopportazione passiva della sofferenza e del dolore.
Una religione triste, diceva Nietzsche.

Per rispondere a questa domanda cominciamo subito con il mostrare quante banalità e falsità si nascondono in queste affermazioni critiche.

1. Scienza e tecnica

La scienza e la tecnica hanno certamente risolto alcuni problemi della vita quotidiana: semplificato il lavoro con le macchine, debellato alcune malattie, allungato di qualche anno l’esistenza, reso più vario il tempo libero (anche attraverso il pc e il web).
Ma sono sorte nuove patologie, l’allungamento della vita umana ha significato anche solitudine, abbandono... La morte, esorcizzata con la consegna di un silenzio omertoso, rimane realtà ineludibile.
In definitiva, scienza e tecnica non hanno modificato affatto la struttura dell’essere umano, che rimane sempre un essere desideroso di sapere e di amore, e di natura mortale.
Per alcuni aspetti i problemi si sono addirittura acuiti, come indicano chiaramente vari segnalatori psicologici: ansia, stress, depressione… L’uso della droga e dell’alcool, che devastano il mondo giovanile, indica il vuoto esistenziale che travaglia il periodo di per sé più bello della vita umana; figuriamoci quando “cadrà l’inverno sopra il suo viso”, per usare una bella metafora della vecchiaia, di De André (Geordie).

E non si deve credere che in passato, poiché la gente era più religiosa (almeno in senso numerico), scienza e tecnica non avessero importanza. Ne avevano, eccome! Il pane non si faceva invocando solo “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, ma mettendo la lievita alla sera nella madia e impastando e infornando il pane al mattino dopo nel forno a legna; ed era molto migliore di quello di oggi.
Tra gli infiniti esempi ho portato questo, perché quei bei pani con il loro profumo che invadeva la casa li ho ancora nella mente…

2. Cosa ha da insegnare la fede cristiana all’homo technologicus.

Anzitutto un più corretto modo di vedere ed apprezzare proprio la scienza e la tecnica.
Il Cristianesimo considera la scienza e la tecnica dei grandi mezzi, ma non i fini ultimi a cui sacrificare i valori morali insiti in ogni essere ragionevole. Non tutto ciò che è possibile scientificamente, è anche lecito moralmente. Questo è il primo grande contributo della fede per il moderno Faust. Le mirabili scoperte e invenzioni della nostra epoca non ci devono far dimenticare gli orrrori del XX secolo (si pensi alle bombe atomiche e alle camere a gas).

La fede rimane l'unica risposta alle domande fondamentali della vita.
Si può certamente sopravvivere seguendo come robots gli algoritmi imposti dalla società attuale; ma l’agire sarà più efficace e gratificante quanto più sarà chiaro il punto di riferimento fondamentale della nostra esistenza.
Abbiamo bisogno di una “reductio ad unum”, cioè di non disgregare il nostro io in tanti gesti scollegati, ma di strutturarlo in una unità fondamentale, dalla quale tutto prende significato e valore. Lo esige la nostra ragione (la ricerca e la scoperta del primo principio da cui tutto deriva) e lo esige il nostro cuore inquieto (il bisogno di amore, che va anche oltre la sessualità).
Gesù Cristo ci indica il punto di riferimento assoluto in Dio creatore; e alla nostra ricerca affettiva risponde presentandoci le altre persone come esseri da amare, al pari di noi stessi.
Con la consapevolezza di un principio assoluto, garanzia di ogni verità, e di un amore che ci avvolge e ci penetra nel profondo, l’uomo si presenta compatto nella sua personalità, per cui si liberano tutte le potenzialità della sua natura: la mente è sgombra nella ricerca e il cuore è libero nel donarsi.

“La verità vi farà liberi” (Gv 8, 32). “Ama, e fa’ ciò che vuoi” (Agostino, hom. 7 in I Gv).
Verità e amore. Su questi valori, che la fede cristiana considera essenziali per capire l’uomo di ieri e di oggi, anche la scienza e la tecnica trovano un punto di partenza e una direzione da seguire per il vero progresso dell’umanità.



Foto in alto: "L'adultera" (1653), Nicolas Poussin, Louvre

2 commenti:

  1. Bon Jour, Amicus!
    Molto signficatvo questo post sulla scienza, ma temo tu abbia sottovalutato la volontà "anestetizzante" sulle coscienze alimentata da certa scienza: forse tu non lo riterrai possibile o perlomeno improbabile, ma io sto notando in giro che, a parte alcune eccezzioni (anche per motivi extrareligiosi), nessuno si scandalizzerebbe o dispererebbe se ci dovessimo trovare in un mondo come quelli descritti d Orwell in "1984" o da Bradbury in "Fahrenheit 451" o altri simili che ora non ricordo. Ho proprio paura che il giorno in cui, come diceva Chesterton, "verrà negato anche il sasso sulla strada e spade saranno sguainate per sotenere che l'erba è verde" (in proposito ho scritto un piccolo post da me basandomi sulle riflessioni di Antony de Mello) sia più vicino di quanto temiamo.

    PS: il commento precedente era anonimo perchè andavo di fretta e non avevo tempo per attendere il log-in, scusa.

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  2. Ciao Kukulkan!
    Anzitutto grazie di nuovo per la nomination al premio "Brillante Weblog".

    Questo post (in due parti) è il mio doveroso contributo alla tua segnalazione.
    Segnalo anche di dovere il tuo blog: Il guerriero della luce (kukulkan.splinder.com).
    Non riesco invece a mettere il logo del premio (sono molto imbranato in queste cose informatiche...) Consideralo presente!
    I blog da nominare li ricorderò nella seconda parte del post, quanto prima.

    Per quanto riguarda il tuo commento, è vero che qualcuno vorrebbe ridurre il mondo a Matrix, a un'apparenza virtuale;
    ma ci sarà sempre qualcuno che troverà la forza, come Neo, per smascherare tutto l'imbroglio.
    I cristiani sono chiamati a questo, oggi.
    E qui nel web ce ne sono di agenti di Matrix, tutti cloni, lo hai notato? Dicono tutti le stesse cose, perfino con le stesse parole, ovviamente copiate e incollate da wikipedia.

    A presto!

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