Due cose hanno colpito la mia attenzione in questi giorni.
Il desiderio da parte di tutti di fare gli auguri natalizi; anche da parte di ‘estremisti laici’.
In questo desiderio di sentirsi parte di una comunità, al di là di ogni barriera ideologica, avvertiamo (magari inconsciamente) di dover qualcosa a Colui che per primo ha proclamato la dignità di ogni essere umano.
La conversione di Tony Blair al cattolicesimo. È l’ultima di una lunga serie, in Inghilterra, che ormai ha un numero di cattolici praticanti superiore a quello degli anglicani. Il Natale è stato il momento di altre famose conversioni. Basterà ricordare quella di Paul Claudel, che ritornò alla fede ascoltando in Nôtre Dame di Parigi il canto del Magnificat. E per Natale iniziò il cammino di conversione S. Agostino, dopo un travaglio culturale che sembra quello che caratterizza i frequentatori di Oknotizie. Agostino infatti fu materialista ateo, gnostico, manicheo, seguace delle dottrine misteriche, sessualmente vivace… Quando nel Duomo di Milano ascoltò le parole di S. Ambrogio sulla nascita di Cristo, sentì che la sua appassionata ricerca era giunta a conclusione.
Ognuno ha la sua storia. Ciascuno di noi potrebbe indicare il perché delle sue scelte di fondo. Magari possono sembrare motivi occasionali, insignificanti per altri, ma decisivi per ognuno. Io voglio accennare al mio. Un giorno l’insegnante di filosofia, parlando di Dio, lo chiamò l’Assoluto. Ero allora in una fase di incertezza (la fede tradizionale mi stava ormai stretta…). Quella parola mi colpì nel profondo. Mi fece improvvisamente capire che in effetti, nel mondo, tutto è relativo, e che solo l’Assoluto può dare pieno significato alla inquieta ricerca dell’uomo.
Non era però Natale, era un giorno scolastico qualunque di molti anni fa…
Foto in alto: "Natività" (1528), Correggio (Gemaldegalerie, Dresda)
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