domenica 13 gennaio 2008

Ciò che chiedo a Babbo Natale


1. Che non mi porti un calendario di vip, di veline o di casalinghe disperate; ma un’agendina tascabile, possibilmente con un lapis.
2. Che questo post finisca in home page e ci rimanga almeno per un nanosecondo (se poi sono due è meglio).
3. Che quelli dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti) non se la prendano troppo se ancora credo a Babbo Natale (e anche alla Befana).
4. Che il mio blog non diventi un blob.
5. Che sappia ridere, oltre che per l’ultima barzelletta sui Carabinieri, su Totti e su Berlusconi (Prodi non fa ridere), anche sulle mie quotidiane cavolate.
6. Che possa scrivere i miei post senza errori di grammatica; ma che io non li consideri “più gravi dei peccati mortali”, come pensava S. Agostino prima di diventare cristiano.
7. Che a pranzo di Natale non mi manchi nulla: antipasti, tortellini in brodo, pollo lesso, panettone e panforte (in Toscana fa tanto Natale…), spumante, dolci, frutta, caffè e ammazzacaffè; il tutto gratis alla mensa della Caritas della mia città.

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