sabato 28 aprile 2012

Poesia per una notte di primavera



Mentre sto scrivendo, dalla finestra aperta entra nel mio studio con un alito di brezza il fascino di una notte quasi estiva, con i suoi profumi, la sua luminosa oscurità, i suoi sogni misteriosi.

E i rumori ormai attutiti di un quartiere di periferia.

Solo un Notturno di Chopin potrebbe descrivere questi 21 gradi di dolcezza alle ore 23, 46 del 28 aprile 2012. E non un notturno qualsiasi, ma il primo o il secondo, suonato rigorosamente da Rubinstein. Una cascata di note cristalline, come perle che si sfilano da una collana.

In una notte come questa, se si parla di pianoforte, viene in mente anche “Nu pianefforte  ‘e  notte” di Salvatore Di Giacomo, del 1892.

Musica e poesia sono solo modi diversi di esprimere i sentimenti e le passioni, e tutto ciò che la ragione con la sua logica non sempre riesce a definire.

Impossibile sottrarsi alla bellezza espressiva ed evocativa di questo stupendo notturno poetico.

Lo presento arricchito dalle note del canto di Fausto Cigliano, in un arrangiamento musicale del M° Rino Alfieri, bravo anche come pianista (dal CD "L'Oro di Napoli 2", del 2010).

Un po’ di emozione in più.

“Dio, quanta stelle ‘n cielo...”

4 commenti:

  1. Grazie, mio caro poeta.

    Sensazioni ed emozioni forti...con questo post!

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  2. Mamma mia!!! Hai una capacità di descrivere sensazioni etc stupenda che abbianata alla musica diviene un cocktail paradisiaco.
    grazie
    ciao
    luisa

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  3. Lo so, cara Gianna, che il tuo cuore è rimasto un po' a Napoli, e Salvatore Di Giacomo, nonché la bella voce di Fausto Cigliano, non possono lasciarti indifferente ;-)

    Un grande abbraccio :-)

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  4. Carissima Luisa, una notte come quella di ieri - con la sua magica atmosfera - non può che ispirare pensieri poetici e musicali.. ;-)

    Grazie a te per l'apprezzamento :-)

    Un affettuoso saluto :-)

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