lunedì 29 novembre 2010

Musica e sport: un binomio vincente



Mi piace lo sport, in tutte le salse.

Per la verità, finora non ho mai digerito il golf (che ho sempre considerato un po' snob), ma nessuno è perfetto. 
Anche il golf tuttavia sta diventando popolare tra di noi, grazie soprattutto alle straordinarie imprese dei fratelli Molinari, che nel 2009 hanno vinto addirittura la Coppa del Mondo.

Sarò costretto a seguire anche il golf...

Ho sempre considerato invece regina dello sport (il re è il calcio, ovviamente!) l'atletica leggera. Salto in alto, salto in lungo, cento metri piani...
I cento metri piani maschili! Il mito dell'atletica: in una manciata di secondi, nei quali si trattiene il fiato e ci  si alza dalla sedia (mi riferisco a chi assiste, of course), si consuma la gara più attesa e spettacolare.

Davanti ai miei occhi ho visto passare nella mia vita, a velocità sempre più elevata, gli atleti di questa specialità.

Da ragazzo ho sgranato gli occhi per le fulminee partenze del tedesco Hary, il primo che li corse in 10 secondi netti; poi venne Borzov, il palestrato uomo-macchina sovietico, grandissimo atleta; Hines, il primo a scendere sotto i 10 secondi (9 e 9); e poi il "figlio del vento" Carl Lewis, e via correndo, fino all'attuale piè-veloce, il  giamaicano Usain Bolt, con l'incredibile record ottenuto ai Mondiali di Berlino nell'agosto 2009: 9 secondi e 58, alla velocità di oltre 41 km/h.

Non ho visto naturalmente Jesse Owens, alle Olimpiadi di Berlino del 1936, quelle di Hitler, in cui il "negro" vinse ben 4 medaglie d'oro, facendo indispettire il Führer. Owens corse i cento metri in 10 e 3; niente male per allora!

Per l'atletica in generale, e per la velocità in particolare, rimane di esempio la vicenda di Eric Liddell e Harold Abrahams alle Olimpiadi di Parigi del 1924, narrata (e romanzata) nel film "Chariots of Fire" di Hugh Hudson, del 1981 (in Italia col titolo "Momenti di gloria").

Liddel vinse la medaglia d'oro nei 400 piani, grazie ad un compagno di squadra che gli aveva ceduto il suo posto in una batteria; Liddel, cristiano fervente, non aveva voluto correre la propria nei 100 metri, specialità nella quale non aveva rivali, perché si svolgeva di domenica.

Abrahams, di fede ebraica, aveva così potuto vincere i 100 metri, mentre Liddel esultava per lui,  da vero sportivo.

La geniale musica di Vangelis ha contribuito a far vincere 4 Oscar a questo bel film, il più meritato dei quali ovviamente per la colonna sonora, che è diventata ormai un classico dei nostri tempi.

Nel video, al pianoforte (e altri strumenti), lo stesso Vangelis.


4 commenti:

  1. Stupendo film e stupenda colonna sonora.
    Momenti di gloria, giusto?
    Ho i brividi ogni volta che l'ascolto...
    Ti abbraccio Antonio e grazie!

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  2. Grazie a te, Gianna, della tua visita :-))

    Sì, un bellissima musica per un bellissimo film, pieno di valori sportivi e umani, oggi non sempre facili da trovare... ;-)

    Buona e bella giornata. Un abbraccio :-))

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  3. Il tuo augurio di stamattina hadato i suoi frutti...vieni a leggere il mio ultimo post.
    Bacio

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  4. Sono felice per te, perché la salute è un bene troppo prezioso... :-)

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