lunedì 18 ottobre 2010

La follia dei luoghi comuni



Per onorare la memoria di Maricica Hahaianu, la donna rumena morta in seguito ad un pugno sferratole in faccia da un giovane romano per un banale diverbio nella stazione metro dell’Anagnina, mi pare opportuno proporre un celebre brano di Arcangelo Corelli:

“La Follia”.

Il titolo esprime perfettamente il gesto insensato del giovane e il comportamento di tante altre persone che, di fronte alla donna stesa a terra priva di sensi, hanno preferito far finta di nulla.

Le 23 variazioni in Re minore de La Follia (1700) sono eseguite da uno dei più grandi violinisti del XX secolo, il rumeno George Enescu (1881-1955), celebre anche come compositore e direttore d'orchestra.

Una bella lezione di civiltà per tutti. Contro la stupidità dei luoghi comuni.

4 commenti:

  1. La stupidità umana è infinita!


    Grazie a te, ho conosciuto i segreti del dipinto "Canestra di frutta" di Caravaggio.

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  2. I preconcetti sono sempre pericolosi :-(

    Per quanto riguarda Caravaggio, si tratta certamente di una pubblicità Adsense.
    Io l'ho aperta, dopo la tua indicazione, fuori del mio sito... ;-)

    Grazie per l'indicazione, e ciao!

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  3. Sulla vicenda , aldilà del fatto umano ( sempre dolentissimo),non
    credo proprio che sia da interpretare così.
    Un clima di odio e di insicurezza ( anche generato da bande di
    rumeni)può far diventare un ragazzotto di 20 anni ( normale) in un fuggitivo.
    E se fosse fuggito per paura?
    Prova a riguardare la scena, senti le testimonianze di chi c'era e
    vedrai che oggettivamente l'unica colpa del giovinotto era che era
    spaventato e voleva scrollarsi di dosso l'ingombro.
    La scrollata che si è rivelata purtroppo fatale era secondo me oltre le intenzioni malvage.

    Daccordo invece sull'insensibilità della gente. Ma sono più
    insensibili o più impauriti?
    Ieri per caso ho sentito che accanto alla giovane rumena morta ( in rianimazione) c'era un giovane italiano malmenato da rumeni.
    L'hai visto tu Alemanno al suo capezzale? Non è per pareggiare conti, ma per sottolineare
    l'uso o gli usi strumentali di certi accadimenti.
    Che facciano reali politiche di educazione e di sicurezza invece di
    piangere ( fintamente) i morti.
    grazie sempre
    luisa

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  4. Ci sono molte osservazioni che condivido nella tua analisi del fatto dolorosissimo.

    E aggiungo che il giovanotto non aveva certo intenzione di uccidere...

    Ho fatto questo post per sottolineare che la vicenda, conclusasi tragicamente, è sorta da un banale litigio in cui il luogo comune sui rumeni è spuntato fuori e ha avuto una parte non indifferente.

    Un banale litigio ha assunto una valenza tragicamente negativa che, a mio parere, con una connnazionale italiana forse non avrebbe avuto.

    In ogni caso, uno dei pericoli peggiori sono proprio i luoghi comuni e gli stereotipi, che ci impediscono di valutare serenamente le singole persone e di dare il giusto peso alle varie situazioni.

    E converrai che qui niente era serio (una fila non rispettata dal tabaccaio). Per questo ho parlato di un momento di "follia".

    Ti ringrazio, cara Luisa, del tuo commento, che dà modo di guardare con più ampiezza il problema che ho sollevato.

    Ciao!

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