giovedì 2 luglio 2009

In memoriam delle vittime di Viareggio. Lacrimosa (Mozart)



Purtroppo la sciagura ferroviaria di Viareggio assume sempre più le dimensioni di una spaventosa tragedia.

I morti sono ora 18, una ventina i feriti in pericolo di vita, altri in gravi condizioni, centinaia gli sfollati, case distrutte, automezzi incendiati…

Un bollettino di guerra. Lo scoppio dei grandi contenitori di GPL trasportati dal treno e fuoriusciti dalle rotaie per una rottura di un carrello ha avuto effetti devastanti.

I vigili del fuoco e i volontari si sono prodigati in modo ammirevole per portare i soccorsi. Una straordinaria dimostrazione di generosità e di efficienza, in mezzo a tanto disastro.

“Ho visto l’inferno” ha detto un sopravvissuto.

E proprio questa immane potenza del fuoco sterminatore è ciò che ha impressionato tutti.

A me ha fatto pensare alle parole finali del Dies Irae: Lacrimosa dies illa qua resurget ex favilla (Quel giorno sarà un giorno di lacrime, quando risorgerà dal fuoco); con la dolente, drammatica eppure dolcissima musica di Mozart nella sua Messa di Requiem.



Lacrimosa dies illa,
qua resurget ex favilla
judicandus homo reus;
huic ergo parce, Deus:

Pie Jesu Domine,

dona eis requiem. Amen.


Quel giorno sarà un giorno di lacrime,
quando risorgerà dal fuoco
il peccatore per essere giudicato;
perdonalo, o Dio.

Pio Signore Gesù,
dona loro la pace. Amen.

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