mercoledì 16 aprile 2008

Perché è scomparso il comunismo









Molti blogger sono ancora increduli per la scomparsa della sinistra massimalista dal parlamento italiano e si affannano a dimostrare che il comunismo è vivo, che bisogna ripartire da zero, rifondare la rifondazione…
Sarà bene allora fare due riflessioni, una storica e l’altra filosofica. Le conseguenze politiche le traggano coloro che vogliono.

Il comunismo era già caduto fragorosamente nel 1989, con il crollo del muro di Berlino. Con un effetto domino, come birilli, sono caduti i regimi dell’Est europeo, compreso quello dell’URSS, all’epoca la seconda potenza mondiale. Tutto ciò è accaduto in modo inarrestabile, rapido e fatale. Tanto sembrava potente esteriormente l’organizzazione di quegli stati, tanto si è rivelato fragile il loro contenuto ideologico. Sono stati perfino modificati nomi di luoghi, di città, di stati…

E qui veniamo alla motivazione filosofica. Il marxismo-leninismo, a cui questi regimi facevano riferimento, riduce l’essere umano essenzialmente ad un’unica dimensione: quella economica, nella forma del collettivismo.
La sistematica repressione della libera iniziativa, come anche della libertà religiosa, di quella filosofica, letteraria e artistica, ha profondamente depauperato lo spirito di quei popoli e alla fine, poiché la menzogna non può che rivelarsi disgregatrice, ha segnato il fallimento di quella ideologia, in poco più di 70 anni di realizzazione.
Non si possono applicare i rigidi ed elementari schemi ottocenteschi alla complessa realtà post-moderna (si pensi solo alla pura contrapposizione ‘servo-padrone’, o alla sciocca teoria della ‘religione, oppio dei popoli’).

È stata proprio la fede cattolica, in modo particolare con l'elezione di Papa Giovanni Paolo II nel 1978, che ha dato un’anima alla rivolta della Polonia contro il regime di Mosca (altro che ‘oppio’!)
Ed è stato il desiderio di poter esprimere la libertà in modo compiuto e in ogni ambito dell’agire umano che ha fatto scrollare di dosso a quel popolo un regime e un’ideologia insopportabili.
Non con questo si vuol dire che il capitalismo sia la forma adeguata di una società e di uno stato. Ci sono molte storture che lo rendono disumano. Ma su questo torneremo in un altro post.
Ciò che ora si vuol far notare è semplicemente questo: il comunismo è caduto per la debolezza intrinseca della sua ideologia, che la storia ha già amaramente verificato.

Meravigliarsi, con un ritardo di decenni, di quello che è già avvenuto ovunque sotto gli occhi di tutti, significa non essere più in contatto con la realtà.


Foto in alto: "Che Guevara" (1968), Andy Warhol (dalla foto di Alberto Korda del 1960)

6 commenti:

  1. Complimenti!
    Questo blog sta diventando un'oasi dove ristorarsi, tra la musica, la bellezza e la verità.
    La bellezza... che è lo splendore del vero!

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  2. Grazie Anna dei tuoi complimenti!
    Solo un'oasi di pace dove potersi riposare nelle fatiche della navigazione di un internauta (e della vita).
    Sì, la bellezza salverà il mondo,
    o uno sbadiglio lo seppellirà.
    E di cose belle ce ne sono nel mondo!
    Basta avere la buona volontà di conoscerle...
    Io ci provo!
    Ciao!

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  3. Mi hai fatto venire in mente che il Provinciale dei Mercedari di Italia, qualche anno, fa mi disse che aveva dato alla Madonna di Bonaria, protettrice dei naviganti e Patrona massima della Sardegna
    ( http://annavercors.splinder.com/post/
    16751621/Nostra+Signora+di+Bonaria ) anche il titolo di Protettrice degli internauti (che hanno davvero bisogno di protezione!)

    Perché occorre un luogo di riposo e anche la certezza di una protezione!

    (era solo una curiosità)

    Buona giornata!

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  4. Sì, è bello avere una patrona in questo cammino! Ho visto il tuo bellissimo post sulla Madonna di Bonaria.
    Homo viator, dicevano i teologi nel medioevo: l'uomo è un viandante, in cammino verso la Gerusalemme del cielo.
    È questa certezza che rende più sereno e meno faticoso il nostro cammino su questo 'gomitolo di strade' che è il mondo.
    Buona navigazione!

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  5. Dio santo!
    Posso dirlo anche se non ci credo?
    Sì dai per stavolta me lo consento....
    Mi spiegate come fate a darvi la palla tu e Anna (ciao Viol) senza un minimo di contraddittorio?
    Che gusto c'è stroncare il comunismo come una ideologia antiquata e menzognera?
    Mica vi siete sprecati a valutare il capitalismo e la società dei consumi con tutto quello che ne consegue.....
    Parlate del comunismo come di un'idea da operetta.... che è stata debellata da GP II. Ma dove siete stati tutti questi anni? Eppure credo che come età siamo lì, qualcuno più, qualcuno meno....
    Che nel manifesto, Marx esprimesse l'idea che la religione è l'oppio dei popoli, scusatemi mi sembra il minimo della pena, mica aveva detto che Cristo con la sua impronta rivoluzionaria era l'oppio dlla gente, parlava chiaramente del tentativo di alcune religioni (non ultima, se non prima quella cattolica) di rinviare al Regno dei Cieli qualsiasi richiesta di giustizia contributiva, di uguaglianza umana, di difesa dei diritti.... ma questa è solo una piccola parte del problema, e visto che nel tuo post ne stimoli tante parti, passo superficialmente ad altro, per non ingolfarti i commenti.
    In filosofia, ma caro professore, lo saprà meglio lei che la ignorante Rossaura :-D , la concezione materialistica della storia, non è una favoletta xche si raccontava nell'ottocento, ma una seria lettura dei fatti che costituiscono l'evoluzine storica dai tempi dell'uomo preistorico ai giorni nostri.
    Stranamente vorreste insinuare che l'evoluzione dell'uomo, le guerre, le ingiustizie, le invasioni, i giochi di potere, la predominanza di una civiltà su di un'altra è solo questione di.... di che cosa? Dai ditelo.... solo scontro di idee? Solo casualità? Follia? Ingegnosità? Eh no, carini qui sta il bello è in parole poverissima l'"economia", diciamo ancora più semplicemente il predominio di una classe economica sull'altra. Una genericamente ha i mezzi di produzione (se si parla di storia recente) e l'altra è prestatori di manodopera (sai quella che produce il profitta della merce).
    Limitare il comunismo ai regimi russo o cinese, mi sembra una voluta lettura di parte molto ma molto superficiale (volutamente?)
    Se poi guardandoci un pò dentro, ma solo un pò, con una certa apertura mentale, si dovesse scoprire che la caduta del comunismo (che non è l'estinzione della nostra sinistra estrema per chi non lo avesse ancora capito) è dovuta ad un sistema economico mondiale tendente al capitalismo (serve un chiarimento su cosa intendo... non credo) dove con questo s'intende la massimizzazione del mercato quale regola del gioco, e l'elegia del grande capitale quale diritto acquisito per poter avere e regge il potere.... beh.... allora è vero il comunismo è caduto... non c'è storia. Vince il Dio denaro e voi purtroppo su questo ne sapete qualche cosa....

    Superficialmente soltanto perchè se volete una lettura approfondita passate in un giono che non ho mal di testa.

    Ben ritrovato, ma dopo questo mi leverai il saluto?
    Ross

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  6. Carissima Ross,
    come, ti tolgo il saluto? Ma è proprio per uno scambio schietto di opinioni che esiste questo piccolo angolo di web...
    Con Violaine le idee concordano, con altri meno; ma è questo il bello della ricerca...
    A parte il mal di testa, è chiaro che non è possibile affrontare con le necessarie puntualizzazioni tutti gli aspetti che hai ricordato. E poi è mia intenzione fare un post proprio sulla ideologia capitalista, perché il comunismo come si intende da 200 anni a questa parte è proprio la risposta alle aberrazioni del capitalismo...
    Iniziamo dalla caduta dei regimi dell'Est. È evidente che a partire dal 1989 si è consumata in Europa (e nel mondo) una esperienza storica e politica che non potrà più essere riesumata. Insieme ad alcune grandi idee di emancipazione di cui si deve prendere atto(quasi un messianismo laico! Marx era di origine ebraica), ve ne erano altre che non tenevano conto della complessità dell'uomo, ben nota fin dal mondo classico, e non solo nel cristianesimo. La libertà personale e il senso religioso sono ad esempio due aspetti essenziali della natura umana. Lo stato, qualunque sia, ne deve prendere atto e rispettarli, non mortificarli ("dai a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio". "Ognuno ha ricevuto dei talenti, diversi gli uni dagli altri") È vero che la libertà non deve diventare arbitrio assoluto (come accadde nel capitalismo manchesteriano), è vero che la religione cristiana non comprese nel 1800 la gravità e la vastità del cambiamento che stava avvenendo nel mondo occidentale con l'industrializzazione, e non operò con mezzi adeguati per la emancipazione del proletariato, se non con colpevole ritardo (perdendo masse di credenti).
    Ma fino ad allora il cristianesimo era sempre stato in prima fila nella promozione del bene pubblico (città, comuni, università, scuole, ospedali, corporazioni di arti e mestieri, opere di misericordia, letteratura, arte, etc.), ottenendone quel vastissimo e profondo consenso che Gramsci stesso ammirava.
    Marx cadde nell'errore di ritenere la religione in sé stessa (non solo in quel momento storico) come oppio del popolo. Ma nel mondo pagano il cristianesimo non fu oppio, ma 'rivoluzione'; e ai nostri tempi ha messo di nuovo in movimento interi popoli, per una emancipazione che ormai il comunismo non sapeva più dare. Se vogliamo usare una celebre frase di Berlinguer, "aveva esaurito la sua spinta propulsiva".
    Se poi difendi la concezione del materialismo dialettico, in cui la storia umana è solo lotta di classe e struttura economica, allora non ti meravigliare della vittoria del capitalismo, che ha la stessa concezione materialistica, ma appare più duttile nei rapporti economici, e quindi alla lunga vincente.
    Ma possibile che tutta la realtà umana sia considerata solo struttura economica, o evoluzione biologica? E come si fa allora a valorizzare i sentimenti, i grandi ideali, e combattere per la giustizia sociale (ma in nome di chi? e perché?)
    E infatti i ragazzi di oggi, che respirano materialismo (o dialettico o capitalistico), stanno perdendo i riferimento ideali, che non possono essere dati da queste ideologie, perché li escludono in partenza.
    Se l'uomo non va anche alla paziente ricerca della sua ricchezza interiore, potrà creare un mondo tecnicamente avanzato, ma interiormente e socialmente insostenibile. Il dio denaro vige in ogni sistema che dà primaria importanza ai valori economici (e questo è identico in ogni sistema materialistico). Non è che il cristianesimo non ceda talvolta a mammona, ma almeno lo considera un peccato grave, da cui guardarsi!
    A proposito di scontro di idee, ti faccio notare che la rivoluzione francese, prima di arrivare alla presa della Bastiglia, era stata preparata dalle idee degli illuministi. Senza l'Enciclopedia o il Contratto Sociale non ci sarebbe stato il 14 luglio 1789.
    In questo Hegel aveva visto più lontano di Marx (il quale poi è un suo allievo ribelle, se vogliamo).
    Una battaglia prima viene vinta dalle idee, altrimenti è persa in partenza.
    Ciao, carissima Ross!

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