Per far capire a un bugiardo che la sua situazione è insostenibile, basta proporgli l’insolubile questione che lo riguarda.
IO SONO UN BUGIARDO
Avete mai pensato che questa frase è in realtà incomprensibile?
* Infatti, se chi la pronunzia dice la verità (cioè, che sta mentendo), allora non è bugiardo (ma lui È bugiardo).
* Se invece egli dice come sempre una bugia, allora sta affermando una cosa vera, mentre egli sostiene il contrario.
La frase è perciò insolubile: dicendo il falso, il bugiardo afferma contemporaneamente il vero e se afferma il vero, contemporanemante dice il falso.
Non è solo un paradosso, è anche la realtà. Rimane difficile infatti credere a chi dice spesso le bugie…
Da questo si capisce che solo la verità ha senso compiuto.
IO SONO UN BUGIARDO
Avete mai pensato che questa frase è in realtà incomprensibile?
* Infatti, se chi la pronunzia dice la verità (cioè, che sta mentendo), allora non è bugiardo (ma lui È bugiardo).
* Se invece egli dice come sempre una bugia, allora sta affermando una cosa vera, mentre egli sostiene il contrario.
La frase è perciò insolubile: dicendo il falso, il bugiardo afferma contemporaneamente il vero e se afferma il vero, contemporanemante dice il falso.
Non è solo un paradosso, è anche la realtà. Rimane difficile infatti credere a chi dice spesso le bugie…
Da questo si capisce che solo la verità ha senso compiuto.
Foto in alto: "Gonconde" (1953), René Magritte, The Menil Collection, Houston, Texas (cliccare sulla foto per ingrandire)
Nessun commento:
Posta un commento