Maggio è certamente uno dei mesi più belli dell’anno.
Ha ispirato la musa dei poeti: basterà ricordare Leopardi (A Silvia), che con un solo aggettivo riesce a descriverlo perfettamente:
* Era il maggio odoroso…
Più prosaicamente, è il mese in cui finalmente si può tirare un sospiro di sollievo, per essere riusciti a superare i rigori dell’inverno:
* Le pecore si contano a maggio.
Per questo è il mese della speranza, che non si deve mai perdere:
* Coraggio!… che dopo l’aprile viene il maggio!
Il tepore primaverile e qualche opportuna pioggia portano gradite sorprese:
* Maggio: un fungo per assaggio.
L’inizio del mese (calendimaggio) era una volta dedicato all’allegria e alla gioia. C’era l’usanza di attaccare un ramoscello di pianta selvatica (gonfalon selvaggio) alle porte delle case e di ‘cantar maggio’, cioè canti in rima.
* Ben venga maggio e il gonfalon selvaggio!
Può sembrare a prima vista incredibile, ma con il mese di maggio, cioè con la buona stagione, riprendeva anche un’attività purtroppo molto frequente: la guerra. Le varie città armavano i loro eserciti e andavano a guadagnarsi la pagnotta e qualcosa di più combattendosi tra di loro e portando a casa la preda degli sconfitti.
Per questo nelle allegorie medievali dei dodici mesi, il mese di maggio è spesso raffigurato con un cavaliere con la lancia in resta.
(Allegoria del mese di Maggio. Museo del Duomo di Fidenza)
La guerra era una “attività” che si doveva fare col tempo buono, altrimenti si rischiavano altri pericolosi e non retribuiti malanni.
* Meglio morir in guerra di ferite, che nel letto per una polmonite!
(Ma quest’ultimo detto è di un antico scrittore toscano o di un anonimo attuale?)
Il mese di maggio è per i credenti il mese mariano. E il primo maggio è per tutti la festa dei lavoratori.
Ben venga maggio, dunque!
Auguroni allora!
RispondiEliminaHo visto il tuo post in Oknotizie e ho scritto il mio commento, che voglio riportare anche qui.
Auguri, Carissima Lisa, donna semplicemente stupenda! (e al fortunato marito, che non può essere da meno!). Aggiungo le congratulazioni per i tuoi tre bambini :-)
Dopo un augurio in prosa
mia cara e dolce Lisa
aggiungo per la sposa
che vive in quel di Pisa
due versi improvvisati.
Da quando hai detto sì
sette anni son passati.
In questo fausto dì
ti auguro col cuore
di vivere cent'anni
con immutato amore,
e senza mai malanni!
ben venga maggio
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