domenica 17 gennaio 2016

S. Antonio Abate, e i suoi gatti





Oggi è la festa di S. Antonio Abate, patrono degli animali. È anche l'inizio del carnevale, e poi è domenica, il giorno del Signore.

Tutti motivi per lasciare da parte le nostre tristezze,  la malizia dei tempi e quella del tempo, improvvisamente fattosi gelido.

Bisogna festeggiare.

C'è una leggenda in Toscana che dice che in questo giorno gli animali acquistano "la virtù", cioè capacità umane, e sono in grado di parlare.

Mi pare adatto perciò il "Duetto buffo di due gatti" di Gioachino Rossini
Il canto, per due soprani, è in realtà un breve collage di musiche di Rossini e, in parte, di E. F. Weise, pubblicato nel 1825.

Che il carnevale inizi, e gli animali cantino!

Con la benedizione di S. Antonio Abate, naturalmente.



6 commenti:

  1. Buon onomastico, carissimo Antonio !!!

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    1. Ti ringrazio del bel pensiero, mia cara Gianna :-)

      Un grande abbraccio :-)

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  2. Molto originale questo video....grazie!!!
    E mi associo agli auguri di Gianna, anche se ho la sensazione che tu festeggi S.Antonio di Padova, il 13 giugno. In ogni caso, anche due onomastici vanno bene lo stesso.
    Ricordo mia mamma: si chiamava Angela e festeggiava il 2 ottobre, giorno degli Angeli Custodi, ma aveva amiche che le facevano regolarmente gli auguri il Lunedì di Pasqua e il giorno di S.Angela Merici che penso sia verso la fine di gennaio. Quindi....
    Un abbraccio!!!

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    1. Grazie a te dell'augurio, carissima Annamaria :-) Sì, il mio nome è soprattutto in riferimento al Santo di Padova, ma sono ben lieto di un augurio anche in questa occasione :-)

      In riferimento a tua madre, dal bellissimo nome Angela, io le avrei fatto gli auguri anche il 29 settembre, festa di S. Michele Arcangelo; nell'agiografia comune l'Angelo per eccellenza è S. Michele.
      Tutte le località che portano il nome di S. Angelo (da S. Angelo Lodigiano a S. Angelo dei Lombardi fino a S. Angelo all'Ionio, sono migliaia) erano dedicate o derivano da Chiese intitolate una volta o tutt'ora a S. Michele Arcangelo, o S. Michelangelo, o semplicemente S. Angelo.
      Tu che sei amante dell'arte pensa a Castel S. Angelo a Roma o a Monte S. Angelo al Gargano, o alla Chiesa di S. Angelo in Milano.

      La diffusione del culto a S. Angelo (l'Angelo con la spada in pugno...) si deve soprattutto ai Longobardi, conquistatori d'Italia, che lo ebbero poi tra i loro principali patroni.

      Un grande abbraccio a te, e un pensiero a tua madre, che certamente non era solo Angela di nome.. :-)

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    2. Grazie, carissimo Antonio, di avermi ricordato S.Michele, l'Arcangelo per eccellenza, i vari S.Angelo che ne derivano e i riferimenti artistici!!!
      Un caro abbraccio....anche dalla mia mamma che dall'alto non smette di essere "Angela" per tutti!!!

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    3. Ne puoi essere certa! E grazie a te, Annamaria :-))

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