domenica 20 settembre 2015

A Cuba con Papa Francesco e il Che



Chi ha assistito oggi alla Messa celebrata da Papa Francesco a L’Avana in Piazza della Rivoluzione davanti a mezzo milione di persone, non ha potuto fare a meno di notare oltre alla figura del Papa anche quella- in effigie - di Che Guevara.

Due figure a prima vista opposte. L’emblema della pace l’uno, il simbolo della lotta armata il secondo; il testimone principale della fede cristiana, il militante anticlericale e ateo.

Eppure tra i due ci sono molte cose che li accomunano.

Anzitutto la nazionalità: ambedue argentini.

Ambedue portatori di un forte messaggio di giustizia sociale.

Ambedue in lotta con le vergognose sperequazioni economiche tra chi possiede tutto e chi non possiede nulla.

Ambedue applauditi e accolti trionfalmente dal popolo cubano.

Ma come è possibile tenere insieme l’immagine di Papa Francesco e del Che nella “Plaza de la Revolution” de l’Avana castrista?

Forse perché il messaggio evangelico accomuna tutti e due, consapevolmente o meno.

Così, caduto dopo oltre 50 anni il mito della giustizia violenta, estranea al Cristo, è rimasto nel cuore del popolo cubano il cuore del messaggio cristiano: la giustizia nella pace e nella fratellanza tra i popoli.

Una giustizia da ottenere senza le ingiustizie di una dittatura militare e di un’ideologia totalitaria che non ha servito l’uomo, ma lo ha oppresso.

Una giustizia ottenuta con ben altri mezzi, perché, come ha detto il Papa, il popolo cubano “è un popolo che cammina, che canta e loda”.

E lo abbiamo visto e sentito. 

Grande Papa Francesco!



2 commenti:

  1. Grande, Papa Francesco, giustissimo, carissimo amico mio.

    Abbraccio infinito a te.

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    1. Sì, un grande Papa, che sta facendo uno straordinario lavoro di pacificazione nel continente americano, e sta dando una lezione a tutto il mondo ;-)

      Abbraccio ricambiato, cara Gianna, e buona notte :-) Ma a quest'ora tu già dormi... ;-)

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