lunedì 29 luglio 2013

Le gioie e le tristezze di una grande settimana




“Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi”.

Si può prendere questo celebre inizio della “Gaudium et Spes” del Concilio Vaticano II per esprimere ciò che è accaduto in questi giorni, di gioia indicibile e di dolori inenarrabili.

La gioia e la speranza vengono dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro, che ha visto intorno a Papa Francesco milioni di giovani di tutto il mondo. Giovane tra giovani, Papa Francesco ha entusiasmato e stupito con i suoi gesti e le sue parole. Solo lo Spirito Santo può suggerire tanta fantasia di bene. E solo lo Spirito Santo può dare tanta trascinante energia ad un anziano di 76 anni.

Il mondo giovanile non è così male come viene  dipinto, quando trova un padre come Francesco, che annuncia il Vangelo senza sconti e saldi di stagione. La Messa conclusiva di ieri, domenica 28 luglio, nella spiaggia di Copacabana, ha qualcosa di “miracoloso”. In uno dei luoghi simbolo dello svago e del divertimento mondiale, vedere una marea umana di tre milioni di persone (che faceva concorrenza alla placida marea dell’Atlantico) pregare, lodare e cantare il Signore, rimarrà nella nostra memoria per sempre.

Grande tristezza ci assale per il terribile disastro ferroviario di Santiago de Compostela, dove sono morte un’ottantina di persone, il 24 luglio scorso. Santiago è la città del celebre Santuario e molte di quelle persone si recavano proprio in pellegrinaggio per la festa di S. Giacomo, il 25 luglio. Il treno viaggiava a velocità pazzesca in un tratto curvo, e non si capisce bene cosa stesse facendo il macchinista, che si è salvato.

Ieri è avvenuto un altro tremendo incidente. Un autobus con una cinquantina di persone, di ritorno dal pellegrinaggio al Santuario di Padre Pio, è caduto da un viadotto dell’autostrada Napoli-Bari. Il tragico bilancio è attualmente di 38 morti e una decina di feriti. Forse il disastro è stato causato dalla rottura dei freni del bus, o dallo scoppio di una gomma, in un tratto di forte pendenza e molto pericoloso, presso Baiano. Tra le vittime, anche l’autista.

Non possiamo tralasciare le decine e decine di morti negli scontri tra opposte fazioni in Egitto, per motivi politici e religiosi (!). 

Il mondo si è anche rallegrato il 22 scorso per la nascita del “royal baby” inglese, George Alexander Louis, futuro erede al trono, il figlio di William e Kate.

Dico la verità. Mi importa poco o nulla della dinastia inglese. Ma la nascita di un baby, regale o no, è sempre una gran bella notizia.

Gioie e speranze, tristezze e angosce...

Ma nulla potrà far dimenticare lo spettacolo di vera umanità che ci è stato offerto dalla gioventù cristiana di tutto il mondo a Rio de Janeiro nella settimana appena trascorsa. Come aveva richiesto Papa Francesco: "Un segno di fede per il mondo intero". E così è avvenuto.

Proprio mentre si concludeva la GMG di Rio, ieri 28 luglio è morto il Card. Ersilio Tonini, un "giovane" di 99 anni. Troppo nota la sua figura per tesserne io gli elogi, che riceverà in ben altro "Sito". Se da una parte la Chiesa e il mondo perdono un umile e grande testimone dell'amore di Cristo, dall'altra parte ci sostiene la sua ferma fiducia nella misericordia di Dio.

La speranza, oltre ogni tristezza.



lunedì 22 luglio 2013

Li ggiudici der cazzo (pasquinata)


 




Se ammazzi per la via quarche pedone
te danno un giorno e mezzo de galera.
Se fai affonda’ ‘na nave da crociera
e fai affogà ‘na cifra de persone,


te piji un pajo d’anni, e te la cavi.
Ma se porti a cena’ da Bberlusconi
quarche povera donna, me cojoni,
te metton dentro, e buttan via le chiavi.





Amicusplato

martedì 16 luglio 2013

Ave Maria, fiore del Carmelo!




Può passare sotto silenzio informatico la festa della Madonna del Carmine? Non sia mai!

Oggi, 16 luglio, è la festa della Madonna del Carmine, o del Carmelo.

All'ultimo minuto del giorno (o meglio, della notte) arriva il mio saluto alla Beata Vergine del Carmelo. Meglio tardi che mai.

Nella Bibbia il Carmelo è ricordato come il luogo dove Elia sconfisse i 450 profeti di Baal (I Re 18, 20-40).

Nelle pendici di quello stesso monte sorse nel Medioevo l'Ordine Carmelitano, sotto l'invocazione di Maria. Un ordine religioso che si è sparso in ogni nazione e che ha dato alla Chiesa e al mondo delle figure di straordinaria grandezza, soprattutto nel ramo femminile. Basterà ricordare S. Teresa d'Avila, S. Teresa Margherita Redi (aretina), le 16 Sante Carmelitane di Compiègne, S. Teresa di Gesù Bambino, S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).

Ovviamente non si può dimenticare, nel ramo maschile, S. Giovanni della Croce.

In onore della Madonna del Carmine, una preghiera alla Madre di Dio, in lingua slava, di Arvo Pärt, il grande compositore estone, di fede cattolica, uno dei massimi musicisti contemporanei.

La sua lezione di riduzione al minimo dei suoni, quasi a coincidere con il silenzio, è una sfida all'assordante e ormai insopportabile rumore di molta musica (?) attuale.

Ed è quanto mai in sintonia con il mondo del Carmelo, dove ogni parola ha un significato vero, quanto il silenzio da cui è avvolta. 

"Bogoroditse Djévo", Rallegrati, Vergine Madre di Dio. E la preghiera continua simile all'Ave Maria.

Un canto corale a cappella, a 4 voci miste (SATB), del 1990. Qui Arvo Pärt ritorna alla forma della polifonia classica, ma con il tocco geniale della modernità (il canto alla fine diventa preghiera mormorata...).




sabato 13 luglio 2013

Estate, la ragione in vacanza. Per fortuna che c'è Francesco (e Bach)





L'estate è per eccellenza il periodo di relax. 

Ma se vado per le strade, il traffico è caotico come in autunno; tutti i negozi sono aperti, saldi o non saldi, e quelli chiusi lo sono per motivi tristemente noti. I politici sembrano scatenati, e pur di dimostrare di fare qualcosa, ogni giorno si accapigliano con avversari ed amici, senza distinzione. 

Perfino i tribunali, famosi per i tempi biblici dei loro processi, si son messi a lavorare anche in ferie.

Un mondo che annaspa e non sa che pesci prendere. Se vogliamo usare un'immagine di stagione, sembra un bagnante poco esperto che si è spinto in acqua alta e cerca affannosamente con le mani di toccare con i piedi.

Papa Francesco ha pubblicato in questi giorni la sua prima enciclica, opera in gran parte di Benedetto XVI (le citazioni di Nietzsche, Wittgenstein, Guardini ed altri autori di lingua tedesca ne sono testimonianza). È intitolata "Lumen fidei", la luce della fede.

In essa si fa notare come, proprio nel secolo della scienza e della tecnica, la ragione umana stia smarrendo i punti di riferimento per l'umana convivenza.

È il paradosso della fede, che non solo illumina i misteri dell'aldilà, ma aiuta l'uomo a non perdersi nell'aldiquà e a ritrovare il lume della ragione.

Ascoltiamo il 1° Canone a due voci dell' Offerta Musicale di J. S. Bach, del 1747. 

L'Offerta Musicale è una delle massime espressioni del genio di Bach. Vi domina l'arte del contrappunto, che è al tempo stesso perfetta razionalità e potenza della fantasia. 

Questo breve Canone ne è un esempio mirabile. Non è la classica ripetizione di un tema, come è ogni canone, ma una ripetizione retrograda; cioè, la seconda voce è costituita dalla ripetizione del tema a partire dalla fine.

Le 18 battute del brano diventano così un'affascinante armonia, prodotta dai due temi che si incrociano e si allontanano, come correndo in quel tipo di nastro o anello, che sarà detto di Möbius.

Non è un caso che la musica contemporanea, ad esempio quella dodecafonica, riprenderà questi ed altri spunti dell'arte di Bach.

Ottima l'illustrazione grafica del brano in un anello di Möbius.




lunedì 8 luglio 2013

Un canto per Lampedusa





Papa Francesco ama ricordare che bisogna recarsi a portare speranza nelle periferie del mondo, e non accontentarsi del quieto vivere dei quartieri residenziali.

Oggi ci dà un grande esempio di tutto questo. 

Si reca a Lampedusa, la periferia Sud dell'Europa. Va a rendere omaggio alla popolazione dell'isola che in questi ultimi anni ha accolto con coraggio e amore cristiano migliaia e migliaia di disperati provenienti da ogni parte dell'Africa e dell'Asia.

Va a portare una parola di conforto e di solidarietà a quest'ultimi, ultimi in ogni senso, che fuggendo da situazioni disastrose, cercano in quelle coste italiane la porta della speranza.

Va a pregare per coloro che non hanno potuto raggiungere da vivi la meta desiderata, e sono sepolti  nell'isola, o nelle profondità del Mediterraneo.

L'Europa impari a guardare la sua carta geografica e si accorga che c'è un'isola nel cuore del Mediterraneo, chiamata Lampedusa. Fa anch'essa parte dell'Europa. 

Ma forse i politicanti di Bruxelles e i banchieri di Francoforte non se ne sono ancora accorti.    

Voglio accompagnare il Papa nel suo pellegrinaggio con una preghiera che i neri d'America cantavano quando venivano deportati nelle colonie. Un negro-spiritual in omaggio soprattutto a quegli sconosciuti che non hanno potuto raggiungere la costa.

Sconosciuti a noi, ma non a Dio.




Soon ah will be done.

Soon ah will be don' a-wid de troubles ob de worl', 
de troubles ob de worl', 
de troubles ob de worl'. 
Soon ah will be don' a-wid de troubles ob de worl', 
Goin' home to live wid God. 

I wan' to meet my mother (x3), 
I goin' to live wid God. 

Soon, ah will be don' a-wid de troubles ob de worl'
de troubles ob de worl', 
de troubles ob de worl' 
Soon ah will be don' a-wid de troubles ob de worl', 
Goin' home to live wid God 

No more weepin' an' a wailin' (x3) 
I'm goin' to live wid God. 

Soon ah will be done, etc. 

I wan' to meet my Jesus (x3), 
I'm goin' to live wid God. (S. In de mornin' Lord!)



Presto avrò finito con i tormenti del mondo,
Tornerò a casa, a vivere con Dio.

Voglio incontrare mia madre,
Andrò a vivere con Dio.

Mai più pianti e lamenti,
Andrò a vivere con Dio.

Voglio incontrare il mio Gesù,
Andrò a vivere con Dio (Soprano. Al mattino, Signore!)


mercoledì 3 luglio 2013

D'obbligo la cravatta!




L'ingresso della Croazia (l'impronunciabile Republika Hrvatska) nell'Unione Europea come 28° Stato membro, lunedì 1 luglio scorso, è passato un po' in secondo piano nella cronaca italiana. Eppure si tratta di un avvenimento di portata storica.

I motivi del relativo disinteresse sono molteplici. 

Anzitutto, perché l'Unione Europea è in una fase tutt'altro che brillante, e più che un'unione di stati sembra una riunione di condominio.

Non si può inoltre negare che per molti italiani, quelli che hanno una certa età e la memoria ancora buona, dire Croazia (e Slovenia) significa riaprire ferite mai del tutto rimarginate. Se si pensa agli istriani, ai fiumani e ai dalmati italiani che alla fine della II guerra mondiale furono costretti a lasciare tutto (e furono centinaia di migliaia!) per vagare esuli in Italia, spesso oltraggiati e vilipesi (come alla stazione di Bologna, nel porto di Ancona, etc.), non ci sarebbe molto da festeggiare. E a quelli andò pure bene, se paragonati alle migliaia di italiani infoibati...

Infine, ci sono varie nazioni che se potessero fare marcia indietro, tornerebbero volentieri a coltivare il proprio campicello nazionale, piuttosto che essere irreggimentati nella Panzer-Division della signora Merkel e della Deutsche Bank.

Nonostante ciò, l'ingresso della Croazia nell'Unione Europea ha un grande significato. Significa che è passata l'epoca dei nazionalismi esasperati, che tante tragedie hanno portato, sia nella II guerra mondiale che dopo lo sfaldamento della Jugoslavia di Tito.

È una nazione di grande tradizione cattolica; e a questa Europa, che sta perdendo le sue radici cristiane, l'innesto croato non può fare che del bene. 

E allora mettiamoci l'abito buono per festeggiare i nuovi concittadini.

È d'obbligo la cravatta! Come noto, furono i croati per primi a diffondere l'uso di questo indumento: una fascia al collo annodata. La parola "cravatta" deriva proprio dalla parola "Croatia".

Per sancire questo ingresso e questa pacificazione, ascoltiamo la Bourrée di un grande istriano, Luigi Dallapiccola (1904-1975). Originario di Pisino (in croato, Pazin), ha passato gran parte della sua vita di musicista al Conservatorio "Luigi Cherubini" di Firenze.
La sua opera è spesso una geniale rivisitazione della musica classica con gli stilemi della composizione dodecafonica, di cui è stato il maggior esponente in Italia.

La Bourrée è tratta dalla suite "Tartiniana seconda" (1956), per violino e pianoforte, su temi di Giuseppe Tartini (1692-1770)l'altro grande musicista istriano di Pirano, nell'attuale Slovenia, poco distante dalla città di Pisino.

Ben arrivata, Croazia!





lunedì 1 luglio 2013

Un bagno di freschezza (in musica)




In estate il rilassamento è d'obbligo. 

Siamo entrati nel mese di luglio, e ci siamo lasciati alle spalle le fatiche di un anno scolastico e (speriamo) lavorativo.

È un periodo balneare, anche se non andiamo al mare; possiamo finalmente respirare, anche se non siamo in montagna. 

Pure la musica si deve adattare alla stagione. A me personalmente rilassa in modo particolare la musica del clavicembalo,  con quel suono pizzicato che accarezza l'udito, senza mai impegnarlo troppo.

Domenico Scarlatti, François Couperin, Jean-Philippe Rameau, e naturalmente J. S. Bach; sono il top della musica clavicembalistica, musica rinfrescante come una doccia. Ma ovviamente, i grandi clavicembalisti sono molti, che non starò a elencare... 

In previsione del caldo di domani (dicono che arrivi), mi ascolto Le tic-toc-choc, di F. Couperin. È un brano del 1722, scritto per clavicembalo a due tastiere, poiché le mani si sovrappongono e insistono per lo più nella stessa ottava. Il titolo del brano vuole ricordarci appunto che si tratta di un martellamento continuo (tic-toc) e spesso di uno scontro (choc) negli stessi tasti.

Poiché oggi la musica per clavicembalo viene eseguita in genere al pianoforte, la difficoltà di questa pièce-croisée diventa particolarmente evidente (una sola tastiera).

Il titolo completo del rondeau è "Le tic-toc-choc, ou Les Maillotins". Questi Maillotins erano una famiglia di funamboli. Anche il pianista lo deve essere!

Perfetta è l'esecuzione del grande Grigory Sokolov (che però non ho trovato in video). Mi accontento di Jéremy Deschane. Niente male, però...

Buon ascolto!