venerdì 22 marzo 2013

Mennea, ovvero la velocità








Mennea. Un cognome rapido come un respiro. Come un fiato di voce.
Un attimo, ed è già fuggito via con il vento di primavera.
Il tuo cognome è stato l’emblema della tua vita. Hai tagliato il filo di lana dei 200 sempre in anticipo sui tuoi avversari, ed hai conquistato così l’oro mondiale e l’oro olimpico.
Un oro mondiale che è durato ben 17 anni, un’eternità nella velocità pura. E da quel lontano 1979 resiste ancora quel “19 e 72” come primato europeo.

Hai tagliato l’ultimo filo di lana, quello della vita, ancora una volta alla tua maniera. In anticipo sugli avversari di un tempo, ieri 21 marzo, inizio di primavera.

In realtà tu avevi un solo avversario. Hai sempre corso in una perenne sfida contro te stesso.
La curva dei 200 è ormai alle tue spalle, come i tuoi sfidanti.
Ora puoi correre in scioltezza, Pietro Mennea, "Freccia del Sud", di Barletta, classe 1952.
La vittoria è tua.

12 commenti:

  1. E' mancato un vero e grande campione.

    Buona Domenica delle Palme, caro amico.

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    1. Un piccolo-grande uomo, che è passato davanti a noi rapido come il vento...

      Ma con le sue scarpette chiodate ha lasciato un'impronta indelebile ;-)

      Buona Domenica delle Palme anche a te, mia cara Gianna :-)





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  2. Buongiorno carissimo Antonio, hai sempre un fiore da donare a qualcuno, ricordando le cose belle e rendendocene partecipi.
    Grazie.

    Tanti, tanti anni fa, lo incrociai ad una gara e il suo nome e la sua presenza riecheggiava tra tutti noi sportivi.

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    1. Fammi capire, carissima Terry ;-) Sei stata un'atleta anche tu? Oppure parli da spettatrice di una gara di Mennea?

      Non sono curioso in genere, ma la tua frase ("lo incrociai..") mi ha fatto drizzare le antenne... ;-)

      Comunque sia, grazie a te dell'apprezzamento e un grande abbraccio :-)

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    2. ^_^ lo incrociai come atleta.

      Una piccola sarda piena di buona volontà che riusciva ad essere una buona velocista e una discreta fondista.

      Cmq, ora più che mai sosto e prendo il tuo abbraccio che ricambio di cuore.

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    3. Quell'anno forse 76 tra le file degli atleti appunto si diceva ci fosse tra noi Mennea e Gabriella Dorio... io ne sentìì solo l'aria frizzantina più che mai.

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    4. perdona il pasticcio:

      Quell'anno forse 76, tra le file degli atleti appunto si diceva ci fosse tra noi Mennea e Gabriella Dorio... io ne sentìì solo l'aria frizzantina più che mai.

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    5. Complimenti, carissima Terry! una vera atleta, quindi :-)) e nelle discipline più appassionanti.. :)

      Con Mennea e la Dorio!

      Un applauso da un tuo tifoso, sugli spalti ^-^ (io sono stato uno "scarso" mezzofondista; mi riusciva un po' meglio il calcio.. ).

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    6. Sai c'è un ricordo che mi fa sorridere tanto...
      quando ero ragazza e atleta, mi trovavo in vacanza al mare e in quel periodo la compagnia aveva organizzato delle "valigette". In pratica ti prendevano in quattro, mani e piedi e ti "lanciavano in mare", ma quando la vittima capiva l'intenzione, scappava e farlo sulla sabbia non era facile. Così, gli occhi dei quattro "malintenzionati" caddero su me. Loro alti e forzuti ed io piccolina e snella. Iniziò la corsa ma... si arresero ;-)
      Insomma la velocità era la gara iche quell'anno mi portò alle regionali e che per un'intoppo stupido non mi fece andare alle nazionali.
      Tu invece un mezzofondista ma anche calciatore? insomma un'atleta forte; il calcio poi mi pare anche un continuo confronto con l'avversario ma allo stesso tempo può insegnare la ricercare di unità nella squadra.

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    7. Al mare, a Valverde di Cesenatico, in colonia (negli anni 60...) facemmo una gara tra noi e la colonia di Imola. Ci arbitrava Stacchini, un noto attaccante della Juventus, che aveva un albergo lì a Valverde.

      Vincemmo con un notevole scarto di goals... Nella sabbia tu (che sei sfuggita ai "predators") sai quanto è faticoso correre. Qualche rete la segnai anch'io, e Stacchini si complimentò ;-)

      Complimenti per la tua vicenda atletica.. un vero peccato non averti visto in nazionale.

      Ma mi pare di vederti, filare via come il vento, leggera come una farfalla, lasciandoti alle spalle quei pelandroni... :-))

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  3. Caro Pietro, nell'ultima corsa verso il cielo ti ringrazio per tutte le emozioni che ci hai regalato. Un caro saluto Nell

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    1. :-))Mi associo a questo tuo commento, carissima Nell :-)

      Un abbraccio :-)

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