venerdì 17 febbraio 2012

L'Adriano che conosco. Ma forse il sole si è spento




Questo è l’Adriano Celentano che conosco, quello che ci ha fatto sognare con le sue canzoni, come questa, del 1963.

Diffidare dei sosia, quelli senza musica, e senza più poesia.

Purtroppo in questi giorni si è spento un sole...


4 commenti:

  1. Le sue canzoni restano intramontabili, caro Antonio.

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  2. Grande Celentano! Quando canta ovviamente ;-)

    Un grande abbraccio, carissima Gianna :-)

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  3. Adriano è un grande, anche quando parla, perchè dice le stesse cose che però sono scomode all'italiano in barca a vela

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  4. Caro Luca, prendersela con Famiglia Cristiana e Avvenire mi pare come sparare sulla Croce Rossa. Addirittura chiederne la chiusura... Mah!

    Perché l'Adriano non se la prende con gli atei, i radical-chic, i giornali di regime (Repubblica, etc.), le lobby e i potentati che stanno portando l'Italia alla deriva, sia economica che morale?

    Se la prende con chi è solito perdonare, non con chi manderebbe subito una citazione in tribunale e una querela e un risarcimento danni milionario...

    Se la prende se un microfono in Chiesa non funziona? Lo paghi lui l'impianto, con i 700.000 euro (settecentomila!) di cachet per due serate, che in questo tempo di vacche magre ha ricevuto. E non venga a dirmi che li ha dati in beneficenza. Son sempre soldi che escono dalle nostre tasche,cioè di chi paga il canone.

    Se poi le prediche dei preti non gli sembrano adeguate, vada lui (gratis) a fare il predicatore.
    Ma qualche fischio però l'ho sentito anche per lui, a Sanremo... ;-)

    Un caro saluto :-)

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