mercoledì 6 aprile 2011

Il canto del "cucco"



In questi giorni la primavera sta mostrando il volto della stagione di una volta: cielo limpido, sole sfolgorante, temperature calde.

La campagna è in pieno rigoglio, i boschi profumano intensamente.

Quando la stagione è così favorevole, mi piace fare una bella camminata in collina, tra il verde della campagna e l’azzurro del cielo, mentre un dolce vento (una volta avrebbero detto “zefiro”) ti porta profumi indescrivibili e ti accarezza il viso.

E ieri all’improvviso ho sentito arrivare, dal folto del bosco, l’inconfondibile canto del cuculo...

“Si sentirà cantare il cuculo quest’anno?” dicevano preoccupati i nostri vecchi, mentre erano nel mezzo dell’inverno, nel cantone del focolare, dove ardeva un po’ di legna, e il resto della casa gelava.

Il canto del cuculo segnava la fine certa dell’inverno e l’inizio della buona stagione, in cui non si moriva più, almeno per quell’anno.

Animale freddoloso e pigro, il cuculo arriva a primavera inoltrata per deporre le sue uova nei nidi altrui. 
“È come il cuculo, va a nidi fatti”, diceva un altro proverbio toscano, per canzonare colui che sposava  una ragazze non più illibata.

Altri tempi! Ma non per il cuculo, che, come sempre, torna quando la stagione è bella, va ad occupare abusivamente gli appartamenti altrui dando sfratto esecutivo, e intona contento la sua inconfondibile “terza minore”.

Proprio questo caratteristico e simpatico "canto", che si eleva nei boschi e nelle campagne sopra ogni altro cinguettio, ha ispirato da sempre la creatività dei musicisti, che al verso del cuculo hanno dedicato famose composizioni.

La più celebre, anche se molto breve, è quella che appare nel primo movimento (“Allegro”) dell’Estate di Vivaldi. Un brevissimo ma significativo accenno c'è anche alla fine del II movimento  ("Andante") della  VI Sinfonia ("Pastorale") di Beethoven. Di ampio respiro invece  il Concerto per organo "Il cucù e l'usignolo", di Händel.

Molto famosa la sonata per clavicembalo “Toccata con lo scherzo del cucco”, di Bernardo Pasquini (1637-1710), che avrei postato volentieri, se nel web avessi trovato una clip degna di una così geniale composizione.

Comunque, per averne un'idea:

http://www.youtube.com/watch?v=W4hUXp36REI&feature=related 

Ho preferito ripiegare sulla non meno brillante sonata “Le Coucou”, del grande Louis-Claude Daquin (1694-1772).

Si noteranno, tra lo scorrere delle note, i ripetuti intervalli di terza minore Sol-Mi, La-Fa#, Re-Si, che riproducono il verso del cuculo nelle varie altezze sonore.

Ho sentito cantare il cuculo! Per quest'anno sono a posto...

8 commenti:

  1. non se per rassegnazione a tutto il cemento e strade su strade, e macchine che girano dalla mattina alla sera, oppure per una mia chiusura interiore , da solo non riesco bene a godermi la natura, forse solo se accompagnato. Grazie per il ritorno alla musica. Luca

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  2. Fortunato che puoi passeggiare nei boschi...e sentire il suono del cucco. E' primavera.
    grazie
    ciao
    luisa

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  3. Eppure, caro Luca, andare un po' in alto e fuori dalla solita babele cittadina, in questo periodo specialmente, è quanto mai rilassante ;-))

    Anche solo per leggere il giornale, o per respirare a pieni polmoni e immergersi negli aromi, nei colori e nella musica della natura :-)

    Basta iniziare ;-)

    Anche stamani in tarda mattinata mi sono fatto un'oretta di rilassante scampagnata, da solo. Il cuculo cantava...

    Viene anche più appetito... ;-)

    Ciao!

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  4. Grazie a te, carissima Luisa, della tua visita :-))

    Ciao!

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  5. Nulla mi rigenera più d'una sana "full immersion" in natura.
    Sai...non sapevo che il cuculo fosse tanto opportunista...

    Un abbraccio :-)

    Maddy

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  6. Simpatico e molto opportunista il cuculo. Anzi, un vero pirata... ;-)

    Ma con una intonazione canora perfetta, che affascina :-)

    Abbraccio ricambiato, carissima Maddy :-))

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  7. Il cuculo a volte mi sveglia la mattina... (molto meglio della gallina :) ).
    Grazie per la bella musica che hai scelto per rappresentare la primavera.
    Kristin

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  8. Il canto del cuculo è il più caratteristico canto diurno di primavera del mondo animale.

    Un po' come l'usignolo di notte.. ;-)

    Una bellezza ascoltarli... :-)

    Ciao, Kristin! e grazie del tuo commento :-))

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