martedì 6 aprile 2010

Un inno di Pasqua inaspettato



La festa di Pasqua è il centro della fede cristiana.

Vogliamo prolungare la gioia che scaturisce da questa solennità con uno degli inni più belli alla Risurrezione di Cristo.

È quello della “Cavalleria Rusticana”, il capolavoro di Pietro Mascagni (1890); un’ opera nella quale forse non ci aspetteremmo di trovare una musica religiosa: “Inneggiamo al Signore Risorto”.

Ma la drammatica vicenda, scritta da Giovanni Verga e portata in libretto da Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, è immaginata svolgersi proprio “nel giorno di Pasqua”.

Ecco perché Mascagni ha composto questa stupenda aria di soprano.
La fede di Santuzza, che non vuol perdere il suo amato Turiddu, fa unire la voce di lei a quella del popolo in preghiera, rappresentato dal doppio coro, esterno e interno alla chiesa.

E molto bella è anche la voce di Fiorenza Cossotto, in una esecuzione del 1976 a Tokio.


Inneggiamo, il Signor non è morto!
Inneggiamo al Signore risorto!
Oggi asceso alla gloria del Ciel!

Inneggiamo, il Signor non è morto,
Ei fulgente ha dischiuso l'avel!
Inneggiamo al Signore risorto!
Oggi asceso alla gloria del Ciel!

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