sabato 17 ottobre 2009

Una musica per sognare. Mendelssohn



Il grande merito di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) è quello di aver fatto riscoprire la musica di Bach.

Nel 1829, in pieno periodo romantico, quando il “principe della musica” era stato incredibilmente dimenticato, Mendelssohn diresse a Berlino la “Passione secondo Matteo”, che ottenne un clamoroso successo, andato via via crescendo nel tempo fino ad oggi.

Il nome di Mendelssohn per i più è legato alla celebre Marcia Nuziale, immancabile in un matrimonio all’ingresso (o all’uscita) degli sposi. Si tratta di un adattamento per organo di un brano della suite operistica “Sogno di una notte di mezza estate”, del 1843.

Mendelssohn però ha dato dimostrazione della sua genialità anche in altre composizioni, come ad esempio nella raccolta "Lieder ohne Worte" (Canti senza parole).

Proprio da questa ampia raccolta (48 brani) prendiamo la "Venetianisches Gondellied" (Barcarola Veneziana), op. 19 n. 6, in Sol minore, adatta per cullare il sonno dei nottambuli.

Una musica dolcissima, romantica per eccellenza (la gondola!), adatta a rasserenare gli animi, anche quelli più inquieti.

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