domenica 14 giugno 2009

La gioia del Corpus Domini: non bastano le parole…



Nel giorno del Corpus Domini la grande gioia dell’incontro con Gesù, vivo e vero, nel sacramento dell’Eucarestia non si può esprimere adeguatamente con le sole parole.

Occorre la musica, e in modo particolare il canto: la voce umana è lo strumento musicale più bello.

Occorre dunque un grande polifonista, il più grande di tutti, il principe della musica: Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594).

La polifonia di Palestrina è una musica casta, senza intemperanze espressive, ma ugualmente piena di pathos; e perfetta nella tessitura armonica, come un ricamo a mano.

Il mottetto a tre voci Iesu Rex admirabilis, pur nella sua brevità, ne è uno splendido esempio.

Buona l’esecuzione del Monteverdi Choir di Londra, diretto da John Eliot Gardiner, il quale ha adottato una soluzione insolita per la polifonia classica: la prima strofa del mottetto è fatta eseguire dalla sezione femminile del coro; la seconda strofa dalla sezione maschile.

Una licenza poetica, con risultato interessante.

Buon ascolto!



Iesu, Rex admirabilis

Iesu, Rex admirabilis
Et triumphator nobilis
Dulcedo ineffabilis
Totus desiderabilis

Mane nobiscum Domine
Et nos illustra lumine
Pulsa mentis caligine
Mundum reple dulcedine.


Gesù, Re ammirabile,
nobile trionfatore,
ineffabile dolcezza,
tutto da amare.

Resta con noi Signore
e illuminaci,
libera le menti dall'oscurità
e riempi il mondo di dolcezza.

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