lunedì 30 giugno 2008

La bellezza salverà il mondo (quale bellezza?)









È una celebre frase di Dostoevskij.
Ma di quale bellezza parlava?

Viene subito da pensare al fascino di una bella donna o di un bell’uomo; oggi, magari un’attrice, un attore, una rockstar, un calciatore, una velina (quest’ultimo binomio non è del tutto casuale)…
E perché queste bellezze dovrebbero salvare il mondo?

In effetti qualunque bellezza affascina; e in qualche modo, anche quella effimera di un bel volto, di un bel paio di gambe (con il resto della carrozzeria) o di una bella canzone ha un senso liberatorio.
Così pure la bellezza artistica, col suo fascino catartico. Una sindrome di Stendhal collettiva…

Dostoevksij si riferiva ad un’altra bellezza, però.
La bellezza di una persona pura, che ama in modo incondizionato, che giunge a dare la vita per gli altri, anche se ricambiata spesso con l’indifferenza o con il disprezzo.
Si riferiva alla bellezza del Cristo, “il più bello tra i figli dell’uomo”, che si è caricato del peso delle nostre cattiverie e ha ridato ad ognuno la speranza di una redenzione.

Ci sono ancora nel mondo tanti poveri ‘Cristi’ la cui vita è spesa generosamente per il bene degli altri, in particolare di altri poveri Cristi, magari inchiodati da una malattia in letti di sofferenza.
Cosa c’è di bello in tutto questo?
La luce di un gesto che illumina il volto di chi lo compie e di chi lo riceve; e la speranza che anche nell’egoistico mondo attuale il male non vincerà. La bellezza invece salverà il mondo.



Foto in alto: "Crocifisso", Cimabue (1265), Basilica di S. Domenico, Arezzo

15 commenti:

  1. Hola Amicus!
    Dici bene, non è la bella carrozzeria delle veline che può salvare il mondo, ma piuttosto quella che si potrebbe chiamare a "bellezza interiore", ma senza scadere nelle interpretazioni volgari stile acqua rocchetta per intenderci: intendo una sorta di bellezza dell'anima, che può essere valorzzata solo se viene alla luce, e l'unico in grado di portarla alla luce è il Cristo, "terzium non datur".

    Detto questo, non me la sento di disprezzare la carrozzeria delle veline... O_o

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  2. Ciao, Kukulkan e ben trovato!

    Niente da obiettare sulla varietà del bello; mi pare di averlo detto. Poi, con questo caldo, se ne vedono proprio... di belle! O_o

    Sono d'accordo con te che qui non si tratta della fantomatica 'bellezza interiore', ma di un agire cordiale e schietto che fa emergere, magari con fatica, le potenzialità di chi ci è accanto.
    Come ha fatto Cristo con ciascuno di noi...

    "Detrahere perfectiones creaturarum est detrahere perfectiones Dei".
    È una citazione della Summa contra Gentiles. Ho visto che hai linkato nel tuo blog l'opera omnia di S. Tommaso. Sei davvero fortissimo!
    Quella citazione può essere considerata un commento anticipato alla frase di Dostoevskij, ed è la sintesi del vero ottimismo cristiano:
    "Svalutare le perfezioni delle creature è svalutare le perfezioni di Dio".
    In altre parole: se disprezziamo la bellezza delle cose create, in tutta la loro varietà, disprezziamo anche l'artefice della creazione, cioè Dio.
    Voglio usare il tuo link tomista per trovare il punto esatto della citazione.

    A presto!

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  3. Ho trovato! (ho citato con una piccola imprecisione, che non modifica il significato, però)

    "Perfectio effectus demonstrat perfectionem causae: maior enim virtus perfectiorem effectum inducit. Deus autem est perfectissimum agens. Oportet igitur quod res ab ipso creatae perfectionem ab ipso consequantur. Detrahere ergo perfectioni creaturarum est detrahere perfectioni divinae virtutis".

    Summa contra Gentiles, III, 69.

    Traduco:
    "La perfezione di un effetto dimostra la perfezione della causa: infatti una potenza più grande produce un effetto di maggiore perfezione.
    Ma Dio è l'artefice più perfetto. Perciò è opportuno che le cose da lui create ricevano da lui perfezione.
    Diminuire la perfezione delle creature è diminuire la perfezione della potenza divina".

    Cristianesimo, una religione triste.
    Povero Nietzsche!

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  4. "Saluos Amicus!" (citazione disneyana)
    Dici bene su Nietzsche, ma d'altra parte on dobbiamo dimenticare l'ambiente in cui ha ricevuto l'istruzione religioa: prima dal padre pastore luterano, poi a Pforta che racconta era molto "bacchettona": dubito che in tali contesti abbia veramente potuto almeno assaporare l'Amore di Dio, solo al massimo "sentirne il profumo nell'autunno, mentre in lontananza odo suoni d'organo: una celebrazione" come scrive nel suo diario.

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  5. Sono Kukulkan: passa da me che hai vinto...

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  6. Ritorno dopo un periodo di colpevole assenza a leggere il tuo blog e cosa ritrovo?

    la citazione di Dostojevski!!!
    un inconscio canto di sirene? :-)
    La bellezza intesa in senso platonico (il bello è lo splendore del vero)e che ci rimanda quindi al concetto della verità.
    E qui il nick che hai scelto, ci aiuta... vero? :-)
    Un saluto affettuoso,
    Audrey

    ps come vedi tu parli di bellezza di Cristo io parlo di bellezza di verità. per te coincidono..ma per me...

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  7. Ciao Kukulkan!

    Ho pensato ad uno scherzo, e volevo rimuovere il commento...
    Però prima ho voluto accertarmi se ci fosse qualcosa di serio dietro il presunto anonimo.
    Mi hai fatto una bella sorpresa! mi hai davvero assegnato il premio Brillante Weblog.
    Ripeto allora le regole di questo premio simpatico, che tu hai esposto:

    "Il premio Brillante Weblog è un premio per siti e blog che risaltano per la loro brillantezza nei temi e nei design e con lo scopo di promuovere ancora una volta la blogsfera nel mondo."
    Regole:
    1) Al ricevimento del premio bisogna scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato con l'indirizzo del suo blog;
    2) Scegliere un minimo di 7 blog (anche di più) che credi siano brillanti nei loro temi o nei loro design, esibendo il loro nome e il loro link;
    3) Avvisare che hanno ottenuto il premio Brillante Weblog;
    4) Esibire la foto (il profilo) di chi ti ha premiato e di chi premi (FACOLTATIVO)".

    Vedrò quello che posso fare...
    Ma è un premio o un castigo?
    Scherzo!
    Grazie del pensiero (per il design ci vuole una fantasia da Giulio Verne!)
    A presto, allora...

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  8. Carissima Audrey,

    diceva S. Tommaso: non esiste una doppia verità; la verità, quando è tale, è una manifestazione della Verità assoluta.
    Tu chiamala come ti pare, ma tale rimane per tutti.
    Mi fa piacere di incontrarti sul tema della bellezza, quella di Sonja, di Raskolnikov, di Alioscia, di Myskin... di chiunque insomma porti un gesto di speranza :-)

    Ciao, bellezza!

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  9. Caro Amicusplato ti ringrazio per aver seguito il mio modesto tutorial riguardo ai bottoni. Il fatto che ti sono venuti verticali può dipendere da varie cose
    1)Il modello forse non lo consente ma lo giudico improbabile
    2)Forse non hai messo il codice esattamente nel posto giusto: ci sono righe che si somigliano
    3)la causa più probabile è che hai anche un bottone di Upnews che forse provoca questo inconveniente.
    Ciao

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  10. Caro Parsifal,
    va benissimo così! Ho anche provato a togliere Upnews, a spostare lo script, etc., ma la lista rimane dritta.
    Io credo che la formattazione del blog, così com'è, non permetta altro.
    E non me la sento di metterci le mani...
    Grazie del tuo utilissimo contributo :-)
    Ciao!

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  11. Caro Amicus,
    la verità assoluta non esiste, e non per seguire uno sciocco relativismo ma perchè se così fosse ogni ragionamento sarebbe vano..mentre Cartesio ben altro ci ha insegnato.
    Sulla speranza..Mi dispiace ma non ne sono in vena...
    Vorrei avere in questo momento la serenità e la speranza di Sonia, ma mi è impossibile.
    Audrey

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  12. Ma scusa, Audrey, "la verità assoluta non esiste" è una contraddizione in terminis: la stai affermando... :-)
    Non mi portare l'esempio di Cartesio, che è colui che fonda tutta la sia filosofia su una verità "indubitabile e certa", come lui stesso dice: "Di tutto posso dubitare, ma di me che dubito non posso dubitare: penso, dunque esisto".
    Ma, nota bene, su questo punto non accetto discussione :-) Possiamo discutere se Dio esiste o no, perché è frutto di un impegnativo ragionamento (a mio pareere concludente...), ma non possiamo dubitare che la verità esista: cioè, che Dio o esiste o non esiste; tertium non datur. Non può esistere o non esistere contemporaneamente.
    Quando si muore o c'è il nulla eterno e il Creatore di tutto. Non si scappa da questo dilemma; e delle due una è vera, cara mia!
    Almeno il principio di non contraddizione vorrai accettarlo :-)

    La speranza si fonda sulla certezza della verità, altrimenti è piuttosto un desiderio, magari apprezzabile, ma aleatorio.

    Se uno ha il coraggio di ammettere che siamo fatti per la verità, e non per l'inquietudine, allora la bellezza delle persone e delle cose appare nella sua evidenza.
    Possiamo sbagliare, o avere sbagliato, ma sappiamo che possiamo sempre ricominciare... Ecco la speranza, inesauribile :-)

    Ciao!


    Ciao

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  13. Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli. Matteo 5:3

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