domenica 22 giugno 2008

Celso: un intellettuale progressista (ma non troppo)


Nella blogosfera si leggono molti post fortemente critici nei confronti di chi crede in Dio, in Cristo e nella Chiesa. I credenti sono qualificati spesso come visionari, sciocchi, sorpassati... Al contrario degli atei e dei non credenti, che rappresenterebbero il futuro dell’umanità: intelligenti, liberi, ancorati alla scienza e ai suoi inarrestabili successi.

La critica alla fede cristiana in tutti i suoi aspetti non è però solo di oggi, come qualcuno potrebbe pensare. È roba vecchia, anzi antica. Ha attraversato tutti e due i millenni di storia della Chiesa.

Quello che molti non sanno (ma ora vedo che l’argomento è stato presentato oggi in un aggregatore di notizie) è che già nel II secolo l’intellettuale neoplatonico Celso, nell'opera Discorso Vero, commentata criticamente rigo per rigo da Origene, aveva postato molte di queste accuse anticristiane.
Ritiene falsa la risurrezione di Gesù, frutto di sciocca superstizione. Qualifica i cristiani come gente ignorante e stolta. Essi rappresentano una minaccia per lo stato, perché introducono divisioni ideologiche al suo interno e ne indeboliscono la tenuta. Egli poi li accusa di rivolgersi soprattutto ai vecchi, alle donne, ai bambini, agli schiavi, perfino ai malfattori, in definitiva a gente allora considerata insignificante e spregevole.

Le risposte di Origene alle argomentazioni di Celso sono esemplari anche per l’epoca attuale.
La risurrezione di Cristo è testimoniata da persone credibili, che si sono fatte uccidere per confermarla. Il cristianesimo inoltre non si basa solo su argomenti dialettici. La prova principale è una vita che cambia. Donne, vecchi, schiavi, e perfino i peccatori, quelli che Celso considera nullità e con lui i benpensanti del tempo, sono diventati un popolo nuovo, una comunità sempre più numerosa. Ciò che prima era impensabile, ora è reale, e questa è la prova che Cristo è risorto e che lo Spirito Santo agisce realmente nella storia. “Molti si sono convertiti al cristianesimo, per così dire, contro la propria volontà. Uno spirito nuovo aveva improvvisamente trasformato le loro anime. Esso li toglieva dall’avversione che provavano contro questa dottrina, disponendoli a morire in sua difesa” (Contro Celso, I , 46).

Come si vede i cristiani avevano stima di gente considerata miserabile; anche allora disturbavano i manovratori dello stato, che era il bellicoso impero romano; e confermavano la risurrezione di Cristo sul fondamento della testimonianza apostolica e nell’esperienza della propria vita cambiata. E allora come oggi, molti sedicenti intellettuali si ritenevano di razza superiore alla gente comune.

Fede cristiana o meno, il mondo laico oggi condividerebbe le ‘democratiche’ opinioni di Celso?

Foto in alto: "Crocifissione di S. Pietro", Caravaggio (1601), Chiesa di S. Maria del Popolo, Roma

6 commenti:

  1. Hola Amicus, todo bien?

    Le tue preoccupazioni temo non siano infondate, sicuramente certa bella gente "progressista/laicista (loro però dicono laica, ma tant'è...)-democatica-di sinistra" approverebbe Celso (si noti inoltre come questo terzetto cercano in tutte le maniere di tenerlo sempre unito, con risultati spesso assai ridicoli); dicevo, ceti bei tomi con faccia da schiaffi non ci penserebbero un istante a firmare un'ipotetica petizione che riprendesse pari pari gli argomenti di Celso che hai citato. Alcuni esempi:"falsa la risurrezione di Gesù, frutto di sciocca superstizione" è la tesi del Codice daVinci di Dan Brown;"Qualifica i cristiani come gente ignorante e stolta" è i quotidiano la Repubblica;"Essi rappresentano una minaccia per lo stato, perché introducono divisioni ideologiche al suo interno e ne indeboliscono la tenuta" è l'accusa degli anarchicocomunistifascistiechipiùnehapiùnemetta dei centri sociali.

    Inoltre, anche se esula dal tema stretto del post, non dobbiamo dimenticare chi accusa i cristiani per "partito preso", rifiutandoi di conoscere alcunchè di loro ma criticandoli aspramente a più non posso. Essi non vogliono usare argomenti razionali, vogliono solo la violenza e un'epurazione mondiale del cristianesimo.

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  2. Caro Kukulkan,

    le accuse che Origene controbatte puntualmente nella sua straordinaria e geniale opera contro Celso sono, come tu hai ben intuito, pressoché identiche a quelle di Dan Brown e di tanti altri autori copia-incolla di Wikipedia, ben noti nella blogosfera, che preferiscono le riduzioni ad usum delphini e il lavoro di fantasia alla ricerca documentata, troppo impegnativa e pericolasamente storica...
    Ma già Eusebio di Cesarea (IV secolo) aveva detto che l'opera di Origene era una difesa esemplare del cristianesimo, contro ogni accusa possibile, passata e anche futura.
    Ciao!

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  3. OT: se interessa ho aperto ora un blog, chi fosse interessato può seguire questo url:

    http://kukulkan.splinder.com/

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  4. Ho visto il tuo nuovo blog. Complimenti! Un inizio davvero forte!
    Ti auguro buona strada :-)
    Ciao!

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  5. Mi fa molto piacere che il mio link appaia nel tuo blog :-)
    Sono io che ringrazio te...
    Ciao!

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