sabato 31 dicembre 2016

Bilancio 2016 (in coppiole di versi)















L’anno 2016 è finito
e noi lo salutiamo con un dito.

Non con il dito medio, sia ben chiaro!
ma con quello che a scriver mi preparo.

Possiamo fare i conti di chiusura:
qualche dolcezza e tanta più paura.

Furono più le spine che le rose;
e allor cerchiamo rime spiritose.

Renzi rottamatore han rottamato
e a Pontassieve a piedi è ritornato.

La Raggi ci ha un cognome  che confonde:
più che raggi mi paion notti fonde.

La Boldrini, plurale e, ohibò, maschile,
Boldrina sia! singola femminile.

La ministra di Pubblica Istruzione
non è istruita; è adatta alla mansione.

Nel governo c’è ancora la Madìa,
la più inetta (e più bella) che ci sia.

Il terremoto ha fatto danni ingenti,
speriamo che il governo non li aumenti.

I terroristi fan più gravi danni,
c'è chi li ferma a Sesto San Giovanni.

Obama per la Clinton lottò fiero,
ma Donald Trump lo ha fatto un po’ più nero.

È morto, ahimè, Bud Spencer, grande attore,
ed ora chi mi fa rider di cuore?    

Papa Francesco predica la pace,
e finalmente a Aleppo guerra tace.

Hanno proibito i botti a capodanno,
ma scoppi a destra e a manca e fuochi fanno.

Notte di festa e luci e di colori,
pei camionisti e  tir saran dolori.

Ma gli ultimi minuti se ne vanno,
Amicusplato vi augura Buon Anno!










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