venerdì 9 ottobre 2015

Er sindaco Marino (pasquinata)






Er sindaco Marino s’è dimesso,
ha lasciato, mortacci, la poltrona;
ma prima de finire dentro ar cesso
lo stronzo ha rotto er culo a ‘gni persona.

Ha fatto, anvedi te, girà la capa 
a li tranvieri, a vigili, a spazzini,
a li romani, a cardinali e ar Papa, 
a l'America e Italia, e pure a Orfini.

È sceso da le Stanze Campidoje,
ha preso l’auto parcheggiata male,
e con er bancomatte comunale
se n’è annato a magnà co la su moje.





Amicusplato


8 commenti:

  1. Fortissima !

    Marino fotografato in pochi versi, meriti una nota di lode.

    Abbraccio grande

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    1. Va bene che ai politici tutto è permesso ormai :-( Ma addirittura chiamare il Papa in causa per coprire le proprie marachelle, è il colmo. E il Papa ha risposto per le rime. Non proprio con una pasquinata, ma insomma...

      La goccia che ha fatto traboccare il vaso, pieno di gaffes e di illeciti.

      Un affettuoso abbraccio :-)

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  2. Fortissimo, Antonio, "er bancomatte comunale" !!! Peccato che ci sia poco da ridere....

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    1. Allora... non ci resta che piangere ;-)

      Un saluto affettuoso, mia cara Annamaria :-)

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    2. ......e naturalmente, dicendo che c'è poco da ridere, mi riferivo alla situazione politica e non certo ai tuoi versi sempre gustosi e arguti!!!

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  3. ahahahaha...ho un atavico terrore che ci ripensi...
    Bacione serale!

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