sabato 30 maggio 2015

Una fine di maggio, con Chopin





Era una fine di maggio di molti anni fa.  Ero uno studente liceale, alla fine del corso, in vista della maturità.

La notte stava calando e io me ne stavo appoggiato alla finestra del mio studio guardando le luci della città, mentre i miei sogni giovanili si liberavano dal mio inconscio come da una gabbia aperta.

Un odore di glicine e di rosa portato da una dolce brezza primaverile mi inebriava, mentre le note dei Notturni di Chopin suonati da Rubinstein inondavano la stanza e mi facevano fremere di emozione.

Di quella serata così particolare potrei dire la data esatta, tanto è rimasta viva nella mia memoria, e tanto ha determinato la mia esistenza.

Non sempre è facile dare libero spazio ai nostri sentimenti più profondi; magari ci accontentiamo di quelli immediati e più superficiali.

In un mondo chiassoso e rumoroso, non sempre è facile capire le suggestive note di Chopin o della musica classica, se non c'è nessuno che te le faccia apprezzare.

E non sempre il maggio è “odoroso”, o il suo clima accettabile. Quest’anno, per esempio, ha lasciato molto a desiderare.

Ma ciò che è irripetibile di quella esperienza è la data.
L’età giovanile, con i suoi sogni ad occhi aperti, è data una volta per sempre.

Importante non perderne la memoria. 


Di rigore, il 1 Notturno (op. 9) di Fryderyk Chopin in Si bemolle minore, suonato ovviamente da Arthur Rubinstein.

Meminisse iuvabit...




8 commenti:

  1. Ricordo bello, nostalgico e romantico, caro Antonio.

    Un abbraccio con Chopin, che amo molto.

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    1. Un ricordo che per me è un punto di riferimento della vita.

      Da un sogno ad occhi aperti ad una scelta esistenziale :-)

      Con l'aiuto di Chopin... ;-)

      Un grande abbraccio, carissima Gianna :-)

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  2. Meraviglioso, caro Antonio, questo preziosissimo ricordo!
    Grazie di averlo condiviso, insieme alla musica di Chopin!

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    1. Un sogno ad occhi aperti che è diventato una scelta di vita ;-)

      Anche la dolce brezza di un fine maggio odoroso e la musica suggestiva di Chopin hanno contribuito a "liberare" i miei pensieri più autentici :-)

      L'inizio di un nuovo cammino...

      Grazie del tuo commento, carissima Annamaria :-)




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  3. Amico caro, io penso di non avere età per emozionarmi con la musica, di qualsiasi genere, classica compresa insegnando balletto e contemporaneo.Questa musica di Chopin come molte sue composizioni ti ricorda proprio i profumi della primavera, che sentiamo raramente , mentre guardo il mio glicine ormai sfiorito..
    Un abbraccio serale e grazie!

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    1. Cara amica Nella, la mia età è ancora meno adatta della tua ad emozioni particolari per la musica ;-) Ma la musica rimane comunque la colonna sonora della nostra vita ;-)
      Qualunque tipo di musica, ovviamente. Il mio indimenticabile insegnante e grande musicista Fosco Corti era solito dire: "Non esiste vera differenza tra musica classica e musica leggera, o di altro tipo. L'unica differenza è tra musica bella e musica brutta".

      Chopin ovviamente è tra la cose belle, così come il balletto, classico o moderno che sia, così strettamente legato comunque al mondo musicale :-)

      Un grande abbraccio, e complimenti per la tua professione artistica :-) (Ora capisco il tuo avatar!)

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