venerdì 26 aprile 2013

Aspettando il governo Letta















Zitto zitto, quatto quatto,
il governo è quasi fatto.
Il ministro Enrico Letta
vuol far bene e fare in fretta.

È riuscito nell’impresa
di riunire in un’intesa
il PD col PDL,
i nemici per la pelle.

Ha saputo far la festa
ai grillini e Grillo in testa.
In gabbiette li ha serrati
ed a Renzi li ha portati;

per il giorno d’Ascensione
a Firenze è tradizione
di portar nelle gabbine
tutti i grilli a le Cascine.

Nichi Vendola, alleato
d’una volta, ora è inca**ato;
lui voleva governare,
ma per lui, niente da fare.

Scelta Civica con Monti
con l’Europa getta ponti.
Ed invece c’è la Lega
che quei ponti glieli sega.

C’è La Russa e la Meloni
e Crosetto... me cojoni!
dicon d’essere “Fratelli”,
ma non son certo gemelli!

Ho lasciato alcuno fuora?
Me ne scuso e mi addolora.
E Re Giorgio intanto aspetta
su nel colle Enrico Letta.




Amicusplato

giovedì 25 aprile 2013

Babbo e mamma scomparsi. In Francia


























In Francia hanno approvato due giorni fa il “matrimonio” omosessuale e l’adozione di “figli” da parte di due “mamme” o di due “babbi”.
 
In altre parole, ci saranno bambini che per legge non avranno diritto ad avere dei veri genitori, il babbo e la mamma.
 
Qualcuno sarà costretto a stare con due donne, qualcuno con due uomini. Peggio delle “classi differenziali” di infelice memoria. Discriminati prima di nascere. Handicappati ope legis.
 
Una volta la perdita di un genitore era considerata una disgrazia. Ora in Francia è diventata un diritto civile (!).
 
Tutti gli uomini sono uguali, sentenziò la rivoluzione francese. E tagliò la testa ai privilegi feudali (e migliaia di teste vere).
 
Oggi invece delle teste hanno ghigliottinato i genitali.
 
Una rivoluzione anche questa. Sì, una rivoluzione del kaiser.
 
Ma questa volta la Bastiglia era il governo Hollande. Almeno metà del popolo francese gli si è ribellato.
 
Qualcuno ci tiene ancora ai figli (e agli attributi).
 


Nella foto: Una delle imponenti manifestazioni contro la legge (Parigi, 21 aprile 2013)
 
 


domenica 21 aprile 2013

Il Presidente Giorgio II




















Hanno ri-fatto Presidente Giorgio Napolitano.
Avanti Savoia! Del resto c’è chi vede qualche somiglianza fisica tra il “Re di Maggio” (Umberto II, l’ultimo dei Savoia) e Giorgio 2°...
 
Pierluigi Bersani è riuscito in un’impresa storica alla rovescia, che ricorda Comunardo Niccolai (quello dei famosi autogol in una sola partita; anche il nome sembra appropriato al segretario PD).
Bersani è riuscito a licenziare in tronco Marini, ad affettare Prodi, infine a far crollare la sua stessa casa con lui dentro e tutti i filistei (i suoi compagni di partito, composto solo di franchi tiratori, a quanto pare).
 
La Rosy Bindi si è dimessa. Non tutto il male vien per nuocere.
 
Grillo è tornato alle comiche. Dopo aver predicato “cieli nuovi e terre nuove”, ha presentato fino allo sfinimento la candidatura dell’80enne Stefano Rodotà, messo tre anni fa nella black list dei pensionati d’oro (8.455 euro mensili, magari assommati ad altri vitalizi) e bollato con epiteti grillini.  A quanto pare, ora per il comico genovese quel personaggio rappresenta bene esodati e pensionati.
 
Il marchese del Grillo ha poi superato sé stesso quando ieri ha invitato le sue truppe a marciare su Roma. Lui intanto se ne stava nel suo camper in Friuli a gettare il dado nella minestra per la cena: “Alea iacta est”.
 
E di Berlusconi che cosa si deve dire? Più cercano di affondarlo, più ritorna a galla. Il diavoletto di Cartesio.
 
Cosa ci riserverà il prossimo futuro? Sarà meglio rivolgersi al Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare.
 
Di questi tempi...

venerdì 19 aprile 2013

Er presidente Siffredi (pasquinata)







Mille garibbaldini son bastati
per far l’Itajia, e so’ ppure avanzati.
Mo’ ce sono altri mille capoccioni
che so’ rriuniti per le votazioni.
 
Devono fare er nostro Presidente,
ma finora ‘n se vede ppropio gniente.
Finora questi mille signorini
stanno a ggiocare come regazzini.
 
Hanno votato, anvedi, anche Siffredi,
quello cor cazzo lungo fino ai piedi.
E poi rimangon male se la ggente
li manda a ffare ‘nculo come gniente.
 
 
 
 
Amicusplato

mercoledì 17 aprile 2013

Omaggio alle vittime di Boston












 





Nel trionfo della primavera di questi giorni, il trionfo della morte.
 
Menti criminali hanno insanguinato a Boston la più significativa manifestazione dello spirito sportivo: la maratona.
 
Una maratona affollatissima che lunedì scorso, 15 aprile, festeggiava il Patriot's Day, l’inizio della Guerra d’Indipendenza americana.
 
Tre morti accertati, tra cui un bambino di 8 anni, e almeno 176 feriti, di cui 17 gravi. Un vilissimo e orrendo attentato, con due bombe rudimentali, ma purtroppo micidiali, che hanno fatto ripiombare gli Stati Uniti nell’incubo dell’11 settembre.
 
Contro la barbarie e la follia non c’è che da opporre la forza della civiltà e della ragione.
 
E la bellezza della fraterna convivenza.
 
Una bellezza che si fonda sui valori più alti dello spirito umano.
 
Per onorare le vittime dell’attentato, e per rimarcare la ferocia criminale degli attentatori, scelgo una delle più drammatiche pagine musicali: la Totentanz (danza funebre) di Franz Liszt, nella sua versione pianistica, con la straordinaria performance di Valentina Lisitsa.
 
Si noti come il tema sottostante al diluvio di note sia il Dies Irae gregoriano, il canto più tipico dell'antica liturgia funebre.

http://youtu.be/zGBXA1tBiLw




venerdì 12 aprile 2013

Verrà la primavera? (quella dei popoli)



Tutto sembra complicato, a cominciare dalla stagione, che non si decide a mettere giudizio.
 
Lo stesso accade per la politica, che non riesce a darci un governo, dopo un mese e mezzo dalle elezioni. Ma finché Bersani non si renderà conto che la matematica non è un’opinione, il governo non vedrà la luce.
 
L’economia, stressata da una classe politica che pensa solo alla propria bottega partitica e non a quella dell’Italia, si trova a fare i conti (in rosso) con chiusure di aziende, imprese, negozi e... vite umane.
 
Non so chi ci propineranno come capo dello Stato; ma con gente simile non rimane che pregare lo Spirito Santo.
 
Già, Papa Francesco. Fino a poco tempo fa era di moda (per coprire anche le proprie magagne) prendersela con la corte vaticana. Ora che le pantofole del papa non son più rosse, e che questo non ama portare la mozzetta, sono cadute anche le poche foglie di fico che coprivano le vergogne del regno italico.
 
Banche con voragini di debiti miliardari, stipendi ed emolumenti da sceicchi per questa casta parlamentare e suoi assimilati, rimborsi milionari a partiti e singoli partitanti (compresi i “gratta e vinci”!)...
 
Anche i grillini, arrivati alla greppia, si sono accomodati.
 
Solo l’innocenza e la semplicità dei bambini può ridarci la speranza. Se chi sta in alto non si mette a servizio dei più deboli e dei più “piccoli”, la primavera non spunterà.
 
La primavera dei popoli, ovviamente.
 
Quella atmosferica prima o poi arriverà.
 
In attesa, ascoltiamo ammirati la statunitense Anna Larsen alle prese con il "Dr. Gradus ad Parnassum" di Claude Debussy. Nel video la piccola pianista ha solo 6 anni. Ora ne ha 13 (è nata nel marzo 2000) e ha già inciso tutti e due i volumi del Clavicembalo ben temperato di J. S. Bach...
 
Incredibile!
 
 
 
 
 

mercoledì 10 aprile 2013

Nozze d'argento per Terry

 
La carissima blogger Terry ha festeggiato ieri, 9 aprile 2013, le sue nozze d'argento.
 
 
Io purtroppo ho l'abitudine di leggere i post in tarda serata, e  così sono arrivato appena in tempo (per un minuto!) a farle gli auguri nel giorno giusto.
 
Non potevo tuttavia lasciar passare questa faustissima ricorrenza senza portare almeno un piccolo dono. In ritardo di qualche ora, ma in continuità con la festa.
 
Spero siano rimasti per me almeno un caffè e una fetta di torta. Sarda, ovviamente...
 
 
 
Nozze d'argento!
 
 
Venticinquanni assieme da sposati:
un applauso, un evviva meritato!
E chi sono gli sposi innamorati
che le nozze d’argento han festeggiato?
 
La dolcissima Terry è la sposina!
Non conosco il marito fortunato;
ma col tesor di donna che ha vicina,
nozze d’oro e diamante ha prenotato!
 
Cara Terry, carissima mia amica,
auguri a te e al marito, calorosi!
Su dal cielo il buon Dio vi benedica,
e qui tra noi diciam: “Viva gli Sposi!”
 
 
 
Amicusplato
 
 
 

lunedì 8 aprile 2013

Il pianto del cuculo

http://www.youtube.com/watch?v=rmCpOKtN8ME&feature=share&list=PL693EA4882D8E0CAC


Nonostante la stagione poco propizia, stamani ho voluto fare una passeggiata in collina, all’aria aperta. Ne sentivo il bisogno.
 
Anche l’ombrello però era aperto, per una pioggia fredda e fastidiosa, che non mi ha permesso nemmeno di dare uno sguardo all’ambiente circostante, ma mi ha costretto a stare attento dove mettevo i piedi.
 
Passeggiare tra campi con un ombrello aperto non è il massimo della poesia, e neanche il minimo della prosa. Si avvicina al genere comico...

Ma a quell’ora non c’era nessuno,  in un ambiente ancora quasi brullo, con gli alberi quasi spogli, i fiori rarefatti, le violette spaurite e tardive.
 
In questo scenario quasi invernale sento all’improvviso il canto di un cuculo. Sì, un cuculo!
 
Un breve canto, quasi rauco; un cuculo baritonale; un cuculo depresso, ma un cuculo. Subito dopo, da un’altra parte della collina, il canto di un altro cuculo, addirittura; in tonalità un po’ più sostenuta, sempre nelle zone basse della scala, una voce da contralto.
 
Cantavano sotto la pioggia, ma senza alcuna allegria. Non era certo lo spavaldo annuncio della primavera radiosa. Piuttosto un lamento per la buona stagione che non vuole arrivare.
 
E poiché la pioggia continuava, i due solisti hanno chiuso quasi subito il becco e si sono messi al riparo.
 
Non stavano mica girando Singin’ in the rain... Stavano bagnandosi le penne, e non ne avevano altre di ricambio.
 
 
Nel video, Gene Kelly nella scena cult di "Singin' in the rain", del 1952.


 

giovedì 4 aprile 2013

Un lustro di blog!













Il 31 di Marzo è già passato
e che era Pasqua tutti lo sappiamo.
Ma se mettiamo il sacro ora da lato
e al mondo virtuale ci volgiamo,

si scopre che di marzo il dì trentuno,
cinque anni or sono nacque “Il bene in noi”.
È il blog di Gianna, e non c’è più nessuno
che nel web non sia tra gli amici suoi.

Cinque anni, un lustro, un tempo interminato
nel mondo internettian sempre bruciante,
dove si nasce e muore in un sol fiato,
dove si aggrega e dìsfa in un istante.

Hai creato una casa virtuale
di fondamento solido dotato.
Mia cara Gianna, amabile e cordiale,
ti abbraccio forte forte. Amicusplato. 






lunedì 1 aprile 2013

Pasqua. Una vita che non ha fine




Pasqua di Risurrezione!
 
“In Cristo Risorto tutta la vita risorge” (Prefazio della Messa di Pasqua).
 
La speranza si fa strada nel cuore dell’uomo, nonostante tutto. Nonostante il maltempo e il non-governo.
 
Per esprimere la gioia di Pasqua non bastano le parole. Occorre la musica.
 
Ritengo che nessun musicista abbia saputo esprimere il sentimento della gioia al pari di Antonio Vivaldi.
 
In questo senso, neppure Mozart.
 
La musica di Vivaldi è gioia pura, sia che si tratti di un concerto, di un’opera, di una Messa. Sia che si tratti di primavera, di estate, di autunno o d’inverno. La sua musica è di un “gioioso stabile”.
 
Mi rivolgo perciò al genio del “prete rosso” per esprimere la gioia di questa Pasqua straordinaria, che ha visto in tutto il mondo, anche per merito di Papa Francesco, un rinnovato senso di speranza in Cristo.
 
Ascoltiamo il “Resurrexit” dal "Credo" in Mi minore (RV 591), per coro a 4 voci miste, archi e basso continuo.
 
Sono costretto a mettere ancora una volta come video lo spartito e non un coro, perché non ho trovato nel web la videoclip di un coro che esegua il brano in maniera decente.
 
Il canto, dopo un efficace andamento omofonico, che esprime la compattezza delle fede nel Cristo Risorto e nella Chiesa una-santa-cattolica-apostolica (bellissimo il crescendo!), nel breve fugato finale (“et vitam venturi saeculi. Amen”) dà il senso di un gioioso distendersi verso l’infinito di Dio, per trovare in Lui la vera pace.
 
Buona Pasqua e Lunedì di Pasqua a tutti!