giovedì 7 febbraio 2013

Buon carnevale al festino di Esopo!




Nella società di oggi il carnevale ha perso molto del suo “appeal”.

Sono sicuro che molti non sanno neppure che oggi è il giovedì grasso, ossia il Berlingaccio, ossia l’ultimo giovedì di carnevale.

Una volta era una giornata attesissima, dal punto di vista dei balli, dei divertimenti, degli scherzi e della cucina, “grassa”, ovviamente.

Il fatto è che lo spettacolo di carnevale lo vediamo ogni giorno dal vivo, senza bisogno dei coriandoli, delle assordanti trombette, dei carri allegorici o delle maschere in volto.

C’è in giro un campionario di umanità così varia da far invidia al “bestiario” di Esopo e delle sue favole. Banchieri, politici, faccendieri, personaggi dello spettacolo, dello sport, del cosiddetto “bel mondo”.
E poi, dall’altra parte poveracci, disoccupati, disastrati, alluvionati, terremotati; e mettiamoci anche i pensionati, quelli con pensioni non da giovedì grasso, però.

Furbetti e mascalzoni, ingenui e truffatori, bancarottieri e salvatori della patria, madamigelle in cerca di dote e madame già arrivate.

Tutti al festino di Esopo. Lupi e agnelli, leoni e asini, serpi e ranocchie, cani e prede...

“Il festino di Esopo” (Le festin d' Ésope, 1857) è una delle più celebri composizioni di Charles Valentin Alkan (1813 -1888), il musicista francese che ha conteso a Liszt la palma di miglior pianista del secolo XIX.

Ha anche rivaleggiato con lui nel comporre brani con difficoltà tecniche 'trascendentali'. Di fatto molte sonate di Alkan sono tra le più difficili di tutto il repertorio pianistico, e alcune sono quasi 'impossibili' da suonare.

Non sono molti i pianisti che possono affrontare le sue partiture, e forse proprio per questo è stato un po’ snobbato. Non a caso c’è una favola di Esopo che parla di volpe e uva...

"Il festino di Esopo", trattandosi di un tema con 25 variazioni, offre una grande varietà di 'pietanze'. Si va dalla marcia militare ad atmosfere impressionistiche, da tranquilli stati d’animo a travolgenti impeti di sentimenti, da momenti drammatici a tocchi ironici e quasi surreali.

Una vera summa della musica, con intelligenti riferimenti a tutte le esperienze del passato, da Bach, a Mozart, a Beethoven, a Schubert; e un anticipo di nuove esperienze, come l’impressionismo e le avanguardie musicali.

Non per niente Alkan è stato molto apprezzato da Franck, Saint-Saëns, Debussy, Ravel, Schönberg, Rachmaninov, Godowskij, Bartòk; senza parlare di Chopin e di Liszt, il quale ebbe ad affermare che Alkan possedeva “una tecnica perfetta mai vista prima”, mentre Chopin disse che Alkan possedeva più mani di lui...

Senza fare riferimento ad altre difficoltà tecniche, suonare le variazioni XVII-XVIII che sono delle ininterrotte scale cromatiche in semibiscrome, cioè in 64esimi, non è proprio per tutti.

Oggi, a 200 anni dalla sua nascita, c’è un doveroso ritorno allo studio di Alkan. Dopo le straordinarie performances di Ronald Smith e Marc-André Hamelin, molti vogliono confrontarsi col più difficile, misterioso, impossibile e originale compositore francese.

Buon Carnevale al grasso festino di Esopo!
 
Al piano-bar Marc-André Hamelin...




9 commenti:

  1. Come hai ragione Antonio: è Carnevale tutti i giorni e pure dopo Le Ceneri...

    Buon giovedì grasso.

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    1. Eh sì, carnevale tutto l'anno... ;-))

      Non per tutti però :-(

      Buon Berlingaccio, carissima Gianna, con un po' di coriandoli e stelle filanti :-)

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  2. La tua esperienza d'insegnante potrebbe arricchire il mio post.

    Dolce notte, Antonio.

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    1. Davvero una bella pagina, di letteratura e di valori educativi :-)

      Ho commentato con vero piacere, carissima Maestra Gianna :-)

      Felice notte anche a te :-)

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    2. Grazie, amico mio carissimo.

      Gioiosa e Santa domenica!

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    3. Buona Domenica anche a te, mia cara Gianna :-))

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  3. Buonasera amicusplato,
    passo per ringraziarti dell'apprezzamento che hai manifestato per la mia audio-clip.
    Aggiungo, a proposito di questo tuo post, che nutro una particolare simpatia per i musicisti ed in particolare i pianisti, in quanto entrambi i miei genitori insegnavano musica.
    Un cordiale saluto.

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    1. Era il meno che potessi fare, Guardiano del Faro, di fronte a una pagina così appassionata di valori educativi e letterari, e presentata in maniera avvincente :-)

      La musica ha un grande valore formativo. Se ne vedono i frutti... ;-)

      Un caro saluto anche a te :-)

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  4. Sei davvero incredibile, Mirta :-D Cos'è, un sassofonista??

    E come fai a trasformare il vile denaro ($) in musica sublime? ;-))

    Grazie di cuore, anche per la citazione platonica, eh..

    Buona domenica :-))

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