sabato 15 dicembre 2012

Vieni, Signore!

 
 
L’orrenda e assurda strage nella scuola elementare di Newtown (Connecticut), in cui ieri sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco da un giovane squilibrato  26 persone, tra cui 20 bambini, ci rende sgomenti.

Non credo che basti la parola “squilibrio mentale” per spiegare un simile efferato gesto, che ne ricorda purtroppo molti altri simili.

Lo squilibrio ha invaso ormai i centri nervosi della società umana, per cui non passa giorno in cui non si debba fare la tragica conta dei morti ammazzati, delle violenze, delle rapine e di ogni altro genere di delitti.

Tutti si stracciano le vesti, come Caifa nel sinedrio. Si ricorre preoccupati al parere di psicologi e di “esperti” (di che?)

E non si vuol vedere che oggi vengono sistematicamente abbattuti i pilastri dell’umana convivenza, e in primo luogo il rispetto della vita e la sacralità della famiglia.

Quando una società si permette di poter fare a meno delle leggi morali, impresse da Dio in ogni coscienza, e quando lo Stato abdica alla tutela di questi valori fondanti, anzi è il primo a smantellarli, allora non c’è bisogno delle profezie dei Maya. Il mondo finirà non per colpa di alieni o di asteroidi impazziti, ma per opera dell’uomo stesso.

Mancano dieci giorni al Natale di Nostro Signore Gesù Cristo.

Qualcuno pensa che si possa fare a meno della presenza di Cristo. E ritiene che per Lui non ci sia più posto nel mondo attuale (la storia si ripete...).

Ma Gesù Cristo viene in mezzo a noi per insegnarci a vivere da uomini e non da belve feroci o da esseri disperati.

Per onorare le vittime della strage di innocenti di ieri, e per iniziare nonostante tutto la Novena di Natale nel segno della speranza, propongo l’appassionata invocazione “Veni, Domine” (Vieni, o Signore!) musicata da Felix Mendelssohn-Bartholdy.
Lo stupendo mottetto è a 3 voci femminili, con accompagnamento di organo (nella clip, pianoforte).

"Vieni, Signore!" Un’invocazione di cui il mondo deve riappropriarsi, se vuole ancora sussistere.

 

Veni Domine et noli tardare.
Relaxa facinora plebi tuae
et revoca dispersos in terram tuam.
Excita Domine potentiam tuam
et veni ut salvos nos facias.
Veni Domine et noli tardare.

Vieni, Signore, e non tardare!
Perdona i delitti del tuo popolo
e riunisci i dispersi nella tua terra.
Suscita, Signore, la tua potenza
e vieni a salvarci!
Vieni, Signore, e non tardare!

 

4 commenti:

  1. Tragedia terribile...

    Angoscia e dolore mi pervadono per i piccoli innocenti.

    Tanta vicinanza alle famiglie.

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    1. Le maestre, con la preside e il custode, hanno dato la vita per salvare gli alunni.

      Un grande esempio di eroismo. L'ultima lezione l'hanno scritta con il loro sangue.

      Nell'orrore della strage, risplende questa luminosa e suprema testimonianza di amore.

      Buona domenica, Maestra Gianna :-)

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  2. Risposte
    1. Ti ringrazio di cuore, mia cara Gianna :-)

      Ho cercato di contraccambiare a mio modo il tuo bellissimo post dedicato "agli amici veri" ;-)

      Un abbraccio :-))

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