martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale (ma non alla maniera di Google)!




La sublime bellezza del Natale (non quello vacuo di una società consumistica, ma quello sostanzioso di Dio che si fa uomo per ridonarci il senso della vita) si esprime in ogni forma espressiva, dalla preghiera ad ogni genere di arte e di creatività umana.

In particolare questa festa ha fatto nei secoli emergere appieno la creatività popolare, semplice e affascinante al tempo stesso.

Il presepio ne è l’esempio più bello. Ma non meno significativi i canti tradizionali in ogni lingua, che oggi sono sempre più patrimonio comune dell’umanità, con l’incontro tra le diverse culture.

Villancicos, Christmas carols, chansons de Noël, e così via, nella loro infinita varietà ci danno il senso di quello che è il Natale nel mondo: una gioia profonda e incontenibile.

Molti di questi canti hanno origini nel primo Medioevo, e facevano “concorrenza” ai più impegnativi canti gregoriani. La cultura popolare si esprimeva volentieri in queste canzoni ritmate e vivaci.

Ho in mente il Laudario di Cortona, del XIII secolo, uno dei primi esempi di canti in lingua volgare italiana (toscana), che ha anche alcuni splendidi canti natalizi.

Dello stesso periodo - ma in latino - sono le “Piae Cantiones”, raccolte e pubblicate in Finlandia (!) nel 1582. Si tratta di 74 “pie canzoni”, tra cui alcuni stupendi canti natalizi, come “In dulci jubilo", Gaudete” e “Personent hodie”.

Per festeggiare questo Natale presento “Personent hodie”.

Si potrà notare quanto la bellezza e la semplicità dell’arte medievale superi di gran lunga la bruttezza  dei due “doodles”, con cui il pur benemerito motore di ricerca Google ci augura Buone Feste...

Buon Natale a tutti (Google compreso, ovviamente)!


Personent hodie
voces puerulae,
laudantes iucunde
qui nobis est natus,
summo
Deo datus,
et de virgineo ventre procreatus.

In mundo nascitur,
pannis involvitur,
praesepi ponitur,
stabulo brutorum,
Rector supernorum.
Perdidit spolia princeps infernorum.

Magi tres venerunt,
parvulum inquirunt,
Bethlehem
adeunt,
stellulam sequendo,
ipsum adorando,
aurum
, thus et myrrham ei offerendo.

Omnes clericuli,
pariter pueri,
cantent ut
angeli:
advenisti mundo,
laudes tibi fundo;
ideo
gloria in excelsis Deo.

 
Risuonino oggi
voci di fanciulli,
lodando con gioia
Colui che oggi è nato,
dato dal sommo Dio
e generato da un seno verginale.

Nasce nel mondo,
è avvolto in fasce,
è posto in una mangiatoia,
in una stalla di animali,
Lui che governa il cielo.
Il principe degli inferi ha perso la sua preda.

Tre Magi son venuti
e cercano il Bambino,
si recano a Betlemme
seguendo la stella.
Lo adorano,
gli offrono oro, incenso e mirra.

Tutto il clero
e ugualmente i fanciulli
cantino come gli angeli:
sei venuto nel mondo,
io canto le tue lodi;
perciò, gloria a Dio nell’alto dei cieli!

 

 

4 commenti:

  1. Che onore essere la prima a commentare questo post natalizio come sempre ricco di interessanti notizie e osservazioni!
    Bello anche il canto dalla ritmica così spiccata.
    Buon Natale ancora, Antonio!
    Un abbraccio!!!

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    1. Grazie degli auguri e del commento, carissima Annamaria :-)

      Buon Natale (fino a mezzanotte) anche a te, e poi Buona festa di S. Stefano ;-)

      Un abbraccio affettuoso anche da parte mia :-)

      Antonio

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  2. Ciao Amicus, affettuosi auguri anche per te.

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    1. Con grande gioia ricambio i tuoi affettuosi auguri, carissima Saamaya :-))

      Un grande abbraccio :-))

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