domenica 19 giugno 2011

Solo a Dio gloria!



Oggi è la festa della SS. Trinità.

La nostra attenzione è rivolta perciò a Dio; non solo nella sua esistenza, ma nella sua essenza, nella sua realtà più intima.

Quando siamo ragazzi la fede in Dio è ingenua, direi quasi spontanea.

Poi, crescendo, la ragione si pone domande sempre più esigenti, e cerca risposte sempre più esaustive.
La fede in Dio è messa alla prova, ma niente può sostituirla. Ogni altra risposta appare insufficiente.

La nostra ragione e i nostri sentimenti trovano piena risposta alle domande di senso della vita e della realtà che ci circonda solo se fanno riferimento ultimo a Dio.

Anche il problema del male ci parla di Lui, poiché noi sentiamo il male come un nemico da combattere e il bene come una meta da raggiungere. Questo significa che, pur nei nostri limiti, portiamo l’impronta di un Creatore buono, e che il male è un “corpo estraneo” da isolare e da espungere.

Ma ciò che la nostra ragione ci fa solo intuire, trova piena rispondenza nella persona e nel messaggio di Gesù Cristo. Egli porta a compimento la rivelazione di Dio, che è Padre, Figlio e Spirito Santo, nel nome del quale possiamo proclamarci suoi figli.

Quando poi la nostra vita ha percorso un bel tratto di cammino, e gli ardori giovanili si vanno smorzando, ci accorgiamo che le parole appaiono sempre più inadeguate e il desiderio più grande è lasciar parlare soprattutto Lui, che ci insegna con la sua Parola e ci conforta con il suo Spirito.

E sempre più cresce il desiderio di lasciare da parte i discorsi e di affidarsi alla preghiera.

La preghiera ha un fascino irresistibile. Così pure il canto, che unisce alle parole la forza e la dolcezza della musica.

L’uomo è fatto per Dio, e Dio lo attrae a sé con la bellezza.

Bach apponeva spesso alle sue composizioni la sigla S. D. G. (Soli Deo Gloria), solo a Dio la gloria!

Dante fa dire a Piccarda Donati che solo nel fare la volontà di Dio c’è vera pace:

“E ‘n la Sua volontade è nostra pace:
ell’è quel mare al qual tutto si move
ciò ch’ella cria e che natura face” (Par III, 85-87).

Il Credo è la professione di fede in Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Propongo all'ascolto quello dei miei anni giovanili: una fede scandita da chitarre elettriche e batteria, nella indimenticabile musica di Marcello Giombini, eseguita dal complesso romano The Bumpers nel 1966.


2 commenti:

  1. Grazie del tuo post, amico caro...
    ...mi rammarico (e NON mi giustifico) per non avere trovato il tempo di preparare un post attinente questa Grande Realtà...
    ...spero i miei lettori gradiranno una pubblicazione "differita"...non è MAI tardi, x parlare delle cose di Dio...

    Abbraccio*

    Maddy

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  2. Non è mai troppo tardi per parlare di Dio, carissima Maddy :-)

    Il tempo lo manda Dio, no? ;-)

    Un abbraccio affettuoso :-)

    Antonio

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