giovedì 10 febbraio 2011

Non basta un Cynar



Contro il logorio della vita moderna una volta era consigliato un Cynar, per chi seguiva Carosello.

Oggi ci vuole ben altro, che un derivato dal carciofo (Cynara scolymus)...

Una full immersion nella musica barocca, oltre a rasserenarci l’anima, ci dà la carica per un ritorno al futuro, il nostro; un futuro che, senza l’armonia interiore di quei tempi, non potrà ridarci il gusto della vita, che è chiaramente manifestato anche da una musica bella.

Ci dovremo altrimenti accontentare della musica metallara.

Immergiamoci perciò in un concerto di un autore che per molti sarà sconosciuto: il veronese Giuseppe Torelli (1658-1709), attivo soprattutto a Bologna.

Non è un personaggio così secondario, però! Ha inventato, prima di Vivaldi, il concerto di uno strumento solista, che dialoga con l’orchestra; inoltre ha codificato la tripartizione del concerto stesso nei classici tempi Allegro-Adagio(Andante)-Allegro.

Nel Concerto in Re maggiore che presentiamo, del 1690, lo strumento solista è la tromba, suonata da Alison Balsom.

Bella la strumentista; brava… giudicate un po’ voi!

L’orchestra è di Brema, diretta da Thomas Klug.

2 commenti:

  1. La strumentista davvero brava.
    Brano distensivo...

    Non vieni a leggere la poesia di Annamaria?

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  2. Sono stato distratto da altre cose... ;-)

    Davvero bella quella poesia, come anche alcune altre che non avevo ancora letto :-)

    Un abbraccio :-))

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