mercoledì 11 luglio 2018

Croazia ok. Inghilterra ko. Well done!

















È sempre una grande soddisfazione una sconfitta dell'Inghilterra. Sportivamente parlando, of course.

Riconosco che gli inglesi mi rimangono sulle palle (siamo nel football, no?)

Ma la sconfitta inglese mi è ancor più gradita perché subita dalla tosta e simpaticissima Croazia.
Che la Croazia sia tosta lo dimostra il fatto che in tutti gli sport viaggia sempre in prima linea: campioni di pallanuoto e di pallacanestro, e ora in finale con la Francia nei campionati mondiali di calcio.

Non è poco per questa piccola nazione: 4 milioni di abitanti!

Mi rimane simpatica anche quella curiosa maglietta a scacchi bianco-rossi (oggi era scura, ma sempre a scacchi). Non sarà di certo una maglia firmata, ma nel calcio non contano le firme, ma gli attributi. E i Croati ne hanno.

Incredibile anche il nome della nazione nella sua impronunciabile lingua: Hrvatska.

E nella Croazia c'è quell'ariete di Mandzukic, da cui si capisce per quale club italiano io faccia il tifo.

E poi, per me cattolico, c'è una istintiva simpatia per i cattolicissimi croati, che hanno saputo mantenere la loro fede anche sotto il durissimo regime di Tito (ma questo che c'entra con il calcio? Non c'entra, ma lo voglio ricordare).

L'Inghilterra ha subito una lezione indimenticabile. Partita con la convinzione di vincere il mondiale, tutti campioni della premier league, dovranno accontentarsi di un terzo o (spero) quarto posto. 

Domenica la Gran Bretagna ha subito l'umiliazione della sconfitta in F1 in casa sua, a causa della Ferrari, e a Silverstone è risuonato l'inno di Mameli.
Stasera l'Inghilterra è stata suonata dalla Croazia. Una ciliegia tira l'altra.

Una cosa che mi rende ancor più antipatici i sudditi di sua maestà, calcisticamente parlando, è il fatto che la Gran Bretagna ha ben quattro squadre accreditate dalla FIFA: Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord, le quattro Home Nations del Regno Unito.

Ma chi credono di essere? 

W la Hrvatska! 


Nella foto i due autori dei gol che hanno deciso la partita: Perisic e in primo piano Mandzukic

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