martedì 10 novembre 2015

Un saluto (musicale) a Papa Francesco in Toscana




In occasione della visita odierna di Papa Francesco a Prato e a Firenze voglio festeggiare anch’io, da casa mia, questo straordinario evento. Ovviamente con un brano musicale e possibilmente di un compositore di queste due città.

Perciò, mirando ai più grandi, ho pensato a Domenico Zipoli (1688-1726) di Prato e a Luigi Cherubini di Firenze.

Ho preferito Zipoli, per vari motivi.

Anzitutto per la sua importanza nella storia della musica. Senza nulla togliere al valore di Cherubini (artista oggi un po’ dimenticato, ma considerato sommo da Beethoven, tanto per gradire), le "Sonate d’Intavolatura per Organo e Cimbalo" del 1716 del grande pratese fecero scuola (furono “copiate” da Händel, Haydn e altri maestri ancora) e mantengono intatto il loro straordinario fascino. 
L’Adagio che presento ne è una riprova (Ennio Morricone lo conosceva di certo quando ha composto il “Gabriel’s Oboe” per il film “Mission”...).

Inoltre, la vita di Domenico Zipoli è una straordinaria partitura essa stessa, e ha rilevanti punti di contatto con quella di Papa Francesco. Giunto al successo Zipoli lasciò tutto, si fece gesuita e partì missionario per l’America Latina. Visse a Buenos Aires e a Cordoba, e finiti gli studi teologici divenne maestro di musica degli Indios del Paraguay (e qui torna in mente di nuovo il film Mission). Un grande che si fa piccolo con gli ultimi, nelle periferie del mondo, e che muore a poco più di 37 anni...

Non posso poi tralasciare il fatto che la limpida scrittura musicale di Zipoli è uno dei cavalli di battaglia di tutti i dilettanti organisti (mi ci metto anch’io fra questi). Tra le sue “Sonate d’Intavolatura”, la Canzona in Re minore, quella in Sol minore, la Partita in La minore, i Versi, il Largo (Sarabanda), la Giga, e la festosa Pastorale natalizia (cito solo alcuni brani noti a tutti), sono abitualmente suonati ancor oggi in ogni chiesa. Una buona parte del primo e secondo volume del “Liber Organi” di Sandro Dalla Libera è costituito dalla musica di Zipoli.

Voglio infine far presente che Papa Francesco fa la sua prima breve tappa in mattinata a Prato perché è vescovo di quella diocesi Mons. Franco Agostinelli, aretino. Mons. Agostinelli è a sua volta amico fraterno del dott. Domenico Giani, aretino, Capo della gendarmeria vaticana, e bodyguard del Papa.

Come postare un musicista fiorentino, con queste premesse, io che sono aretino?


Buona giornata in Toscana, Papa Francesco!




4 commenti:

  1. Nessuno meglio di te sa fare...carissimo Antonio.

    Lunga vita a papa Francesco e un abbraccio a te.

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    1. L'accoglienza che i toscani hanno riservato a Papa Francesco ci fa capire quanto Papa Francesco sia il Papa che ci voleva in questo nostro tempo ;-)

      Sto guardando l'impressionante "spettacolo" di gente alla S. Messa nello stadio fiorentino "Artemio Franchi". Solo con questo Papa ciò era possibile, a Firenze. Te lo dice un toscano, che conosce i Toscani, cara Gianna ;-)

      Un grande abbraccio :-)

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  2. Splendida! grazie caro e prezioso Amicusplato .

    Attraverso radio Maria ho potuto ascoltare parte delle sue parole.
    Papa Francesco è un dono di Dio che in questo tempo ci guida e ci aiuta a superare i nostri "muretti", ci invita ad alzare lo sguardo da noi stessi per incontrare l'altro. Ci aiuta a non restare fermi e a non chiuderci in noi stessi.
    Ci ricorda che Dio è Misericordia e noi suoi figli.
    Il problema è se noi vogliamo essere tali.


    Un abbraccio grande

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    1. Carissima Terry, ti ringrazio della tua presenza qui e delle tue parole sempre così ispirate.

      L'insegnamento e la vita di Papa Francesco sono per tutti una testimonianza vera della Misericordia di Dio e della presenza dello Spirito Santo nella realtà di oggi, e di sempre.

      Maria Santissima, Madre di Misericordia, lo protegga, e ci protegga ^_^

      Un abbraccio affettuoso ^_^

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