giovedì 8 gennaio 2015

In memoriam!





Voglio onorare l’eroica morte degli otto giornalisti francesi dello Charlie Hebdo e delle altre 4 vittime dell’orrendo attentato di ieri a Parigi, e della poliziotta parigina uccisa stamani, con il Libera me Domine della Messe de Requiem (1888) di Gabriel Fauré.

Un grande maestro francese del pentagramma per dei maestri francesi della matita satirica.

Un capolavoro musicale e una preghiera appassionata a Dio, amante della vita. Chi uccide nel nome di Dio, oltre al crimine contro l’umanità, offende orribilmente Dio.
E chi ha ucciso ieri, lo ha fatto bestemmiando il nome di Dio.

La barbarie degli islamisti contro l’equilibrio, l’armonia e la bellezza della musica di Fauré, e la caustica penna dei vignettisti dello Charlie Hebdo.

La penna dell'intelligenza contro la brutalità degli imbecilli.

È questa la parola che il direttore del settimanale, Stéphane Charbonnier,  aveva scritto nei confronti degli islamisti che lo minacciavano di morte: "Banda di imbecilli!"




“Liberami, Signore, dalla morte eterna, in quel giorno tremendo, quando il cielo e la terra saranno sconvolti, quando verrai a giudicare il mondo con il fuoco.
Sono tremante e pieno di timore, mentre sta per venire il giudizio e la collera. 
Quel giorno sarà un giorno d’ ira, di calamità e di miseria, un giorno molto amaro. L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. 
Liberami Signore, dalla morte eterna, in quel giorno tremendo, quando il cielo e la terra saranno sconvolti, quando verrai a giudicare il mondo con il fuoco.
Liberami, Signore, dalla morte eterna. Liberami, Signore!”


2 commenti:

  1. Hai ragione, Antonio, non si può tacere!!!
    E scusami se pubblicherò anch'io un brano dal "Requiem" di Fauré, non lo stesso però.
    Grazie!!!

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    1. Niente scuse, carissima Annmaria ;-) Onorare questi eroi di Francia con la musica di un grande artista francese mi sembra il minimo che si possa fare.

      Grazie a te, del bellissimo post, con lo stupendo Agnus Dei di Fauré e il pianto di Charlie Brown...

      La barbarie non l'avrà mai vinta ;-)

      Un abbraccio :-)

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